Ad ufficializzare il passaggio di Amato Ciciretti al Messina è direttamente il direttore sportivo della Pistoiese Nelso Ricci (nella foto in alto), che fino a qualche giorno fa per un curioso scherzo del destino era stato un potenziale concorrente di Fabrizio Ferrigno nella corsa alla carica di ds del Pisa, poi orientatosi su Pietro Tomei. Ricci aveva comunque subito respinto le avances, chiarendo che in nerazzurro si sarebbe eventualmente trasferito soltanto a giugno.
Il centrocampista romano, classe 1993, si è già allenato al “Celeste” con i suoi nuovi compagni, nonostante il mancato annuncio da parte della società peloritana ed il tentativo di “depistaggio” del suo procuratore Danilo Caravello, lo stesso agente del croato Sasa Bjelanovic appena presentato dal Pordenone dopo il divorzio dall’ACR.
Ma in realtà – svela Ricci – l’accordo tra le due società vi era di fatto da più di dieci giorni: “Il presidente Pietro Lo Monaco, al quale mi lega un grande rapporto, voleva Ciciretti a Messina già in estate ma noi lo avevamo anticipato sul tempo, nonostante l’impegno dell’allora direttore sportivo Fabrizio Ferrigno. Il 15 dicembre scorso ci siamo incontrati a Firenze per l’assemblea di Lega Pro ed in quella sede è tornato a chiedermi notizie del ragazzo. Dal momento che il nostro mister Cristiano Lucarelli (da calciatore autentica bandiera del Livorno, ndc) lo ha impiegato a corrente alternata abbiamo dato l’assenso al trasferimento in Sicilia”.
Il navigato dirigente toscano, che vanta quarant’anni di militanza nel mondo del calcio, in cui ha lanciato un certo Marcello Lippi, ci ha illustrato nel dettaglio la formula dell’operazione: “In estate avevamo definito con la Roma la concessione di un prestito con premio di valorizzazione”. Quest’ultimo varia in base all’impiego del calciatore, che a Messina si candida quindi ad un minutaggio di rilievo, anche perché il club giallorosso fin da inizio stagione ha annunciato il rispetto della regola legata all’età media. “Rinunciando al prestito abbiamo dato di fatto il placet al passaggio di Ciciretti al Messina” ha aggiunto Ricci.
Il direttore sportivo della Pistoiese presenta così il centrocampista cresciuto nel vivaio della Roma, che ne detiene ancora il cartellino: “Si tratta indubbiamente di un buon giocatore, in grado di agire da trequartista, da mezzala sinistra in un centrocampo a tre o da mediano. Quando agisce davanti alla difesa più che in posizione propositiva potremmo dire che ricalca le caratteristiche di Damonte, un suo nuovo compagno che già conosco. Amato in particolare ha un piede di eccezionale sensibilità: può cercare il tiro dal limite ed essere insidioso sui calci da fermo. Meritava un maggiore minutaggio, che la Pistoiese non poteva garantirgli e che invece dovrebbe ottenere a Messina”.
In riva allo Stretto, dopo il biennio da record nella “Primavera” allenata da Alberto De Rossi, padre del centrocampista della Roma Daniele, la quarta esperienza in Lega Pro. Ciciretti prima di trasferirsi a Pistoia aveva indossato infatti le casacche di Carrarese e L’Aquila. Tra Prima Divisione e C unica 48 presenze ed una rete. Ben 12 le marcature siglate invece con quel giallorosso che si sente cucito addosso, da romano verace, originario della Magliana. A Messina, che spera possa rappresentare un trampolino di lancio verso il grande calcio, ritrova gli stessi colori sociali. Potrebbe essere un’ottima base di partenza.