La Pallavolo Messina ed il Crescere Insieme a seguito della diffusione a mezzo stampa di indiscrezioni che danno per imminente l’approvazione da parte della giunta comunale di Messina di un nuovo piano tariffario per l’uso degli impianti sportivi, interviene sull’argomento attraverso il presidente Giorgio Muscolino: «”Quando al danno si aggiunge la beffa” mi verrebbe da pronunciare questo famoso detto in merito alla questione dell’aumento delle tariffe degli impianti sportivi comunali. Proprio in questi giorni stiamo vivendo il momento più difficile nell’utilizzo dell’impianto dove svolgiamo il grosso delle nostre attività sportive e sociali, la Palestra Juvara; infatti nell’impianto di via Placida, la copertura ormai usurata e danneggiata, presenta delle vistose infiltrazioni di acqua, che aggravate dalla pioggia degli ultimi giorni hanno trasformato la palestra in oggetto in una vera e propria piscina, con i conseguenti danni che ne stanno derivando alla superficie di gioco. La nostra società e le altre che utilizzano l’impianto, vista l’impossibilità ad intervenire con fondi pubblici da parte del Comune, così ci è stato riferito, nei prossimi giorni interverranno a proprie spese per ripristinare il grosso danno subito dalla struttura. Pertanto suona come una beffa sapere che l’amministrazione sta pensando di intervenire sulle tariffe per l’uso degli impianti, viste le condizioni in cui versano. Si ricorda altresì, che gli stessi impianti sono quasi tutti privi di agibilità e della messa a norma di diversi sistemi interni e le problematiche a cui vanno incontro la nostra e tutte le società che fanno sport a Messina, tra le già tante difficoltà economiche, sono innumerevoli. Un aumento delle tariffe, legato a condizioni strutturali e non solo totalmente diverse degli impianti, avrebbe un significato, in caso contrario rischiamo solo di fare un grosso danno alle società sportive.
Ci era stato accennato al Dipartimento Sport che l’amministrazione aveva in cantiere una iniziativa in tal senso, ma sarebbe opportuno avviare un confronto con le società, in modo da avere un rapporto diretto e collaborativo con chi utilizza gli impianti, dove ricordiamo viene fatta attività sportiva e soprattutto sociale, ed in una città come la nostra questi aspetti assumono un valore ancora più importante. Auspichiamo che l’amministrazione faccia questo prima di procedere con la deliberazione.
Si dirà che l’aumento serve per reperire nuovi fondi da destinare alle strutture sportive, bene, ma mi chiedo, ad oggi i fondi versati da tutte le società per cosa sono stati impegnati? Solo la nostra società, negli ultimi tre anni (periodo della mia presidenza), ha versato nelle casse comunali per l’uso degli impianti, circa 13.000 €; stessa cosa, hanno fatto le altre società, che non sono poche, e per tutti i vari impianti distribuiti sul territorio comunale. Purtroppo la mancanza di un capitolo specifico dove far confluire tali risorse, spesso le fa finire e disperdere nel calderone generale. Sarebbe necessario destinare le somme versate per l’uso degli impianti alla manutenzione degli stessi, collegando l’importo versato a l’impianto utilizzato: se si ricava 10 per un impianto quella cifra dovrà servire per quello specifico impianto. Purtroppo nulla di tutto questo viene fatto, perché le cifre oltre a finire in cassa, senza un’adeguata programmazione, vengono poi dirette in mille rivoli e sappiamo bene che gli stessi interventi variano da impianto a impianto: una palestra ha costi diversi rispetto ad un palazzetto o ad una piscina o ad un campo di calcio. Ecco perché i fondi andrebbero divisi all’interno del capitolo specificando l’impianto. Probabilmente anche per questa dispersione di fondi, non si riesce a raggiungere la quota prevista dalla normativa, quella del 36% della copertura del servizio, che la stessa amministrazione dichiara essere uno dei motivi alla base di tale aumento.
Tra le problematiche che mettiamo all’attenzione vi è l’assenza di un regolamento per l’utilizzo degli impianti dove andrebbero anche inserite delle attenzioni specifiche relative ai singoli impianti, in modo che si possa partire da un base su cui costruire l’impalcato per un corretto uso ed una attenta gestione degli impianti.
Su quest’ultimo aspetto, legato alla gestione degli impianti, la Pallavolo Messina ha avanzato richiesta e dato disponibilità, per la gestione dell’impianto dove svolge la propria attività, secondo il rispetto dei criteri previsti dalla legge, ma ad oggi nessuna risposta è stata data né dagli uffici né dall’amministrazione. Non si capisce perché alcuni impianti siano dati in gestione e altri no. La gestione, affidata anche a consorzi di società, determinerebbe grossi vantaggi per il comune, che vedrebbe sgravato di alcuni costi e responsabilizzerebbe le stesse società ad un uso ancora più oculato degli impianti, dove a quel punto, si potrebbero immaginare anche degli interventi specifici fatti dalle stese società. Anche questo elemento andrebbe inserito nel regolamento da predisporre.
Poi c’è il capitolo fondi particolari e bandi a cui il comune dovrebbe pensare di accedere: dal credito sportivo, ai prossimi bandi che la regione predisporrà per appositi interventi nella programmazione 2014-2020 e in ultimo l’accordo firmato dal governo, in collaborazione con Anci, Upi e Credito Sportivo finalizzato ad incentivare gli interventi di manutenzione, ristrutturazione o costruzione ex-novo di impianti sportivi di base nei comuni.
Noi vogliamo che lo sport e il movimento sportivo tutto, insieme alla nostra città possa crescere e migliorare, auspichiamo quindi un confronto serio e costruttivo tra le società sportive, anche rappresentate dalle proprie federazioni, il Coni e l’amministrazione comunale affinché si possa raggiungere il traguardo di un utilizzo ed una gestione sempre più moderna ed efficiente degli impianti sportivi, ricordando a tutti che le società sportive in città svolgono una vera e propria missione sociale e di riferimento per miglia di giovani e che in molti casi portano alto il nome della città di Messina in giro per la Sicilia e per l’Italia intera».