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Ignoffo: “Il Messina saprà tirarsi fuori. A Benevento si punta sempre al massimo”

Ha appeso le scarpe al chiodo per cominciare una nuova avventura dopo l’intenso biennio trascorso in riva allo Stretto. E’ stato tra gli uomini simbolo della doppia promozione dalla Serie D alla Lega Pro unica, con 50 presenze e due reti, contribuendo a scrivere pagine memorabili. Alzi la mano chi, in questo avvio di stagione con più ombre che luci, non abbia evocato a Messina il fondamentale ruolo rivestito da Giovanni Ignoffo, tra i primi a metterci la faccia nei momenti difficili, pronto a dispensare la sua proverbiale saggezza. Da Benevento ha seguito la prima parte del torneo disputato dagli uomini di Grassadonia, ora a secco di vittorie da sette giornate. “Ho visto una squadra che sta vivendo un momento di paura ed incertezza, dovuto ad una partenza non brillante. La società, l’allenatore e gli elementi più esperti all’interno dello spogliatoio sanno comunque cosa fare per tirarsi fuori da questa situazione. In questi casi io e Giorgio Corona dicevamo di continuare a lavorare mettendoci maggiore impegno. Certe volte il massimo non basta e serve una componente importante sotto l’aspetto emotivo. E’ il cuore che ti aiuta a compiere il salto di qualità, non soltanto la cattiveria e la tecnica”.

Ignoffo in azione con la maglia del Messina
Ignoffo in azione con la maglia del Messina

Già, Corona. A 40 anni suonati il bomber di Cinisi continua a trascinare il gruppo. L’addio al calcio giocato potrebbe non essere così scontato nel prossimo giugno. “Fino a quando starà bene continuerà a giocare” chiosa Ignoffo. “Ci accomuna senza dubbio la passione per il calcio e ci piace vivere all’interno dello spogliatoio. Questo mondo, nell’arco di una lunga carriera, lo abbiamo vissuto insieme a Messina. Venire fuori dalle situazioni difficili significa prendersi tante soddisfazioni, uscendone da vincitori”.

La rosa rispetto alla passata stagione è stata rivoluzionata, ma in particolare per Lagomarsini e Silvestri, che definiva Ignoffo simpaticamente “Zio”, è stato un avvio oltremodo complicato. “Il giovane si fa un po’ trasportare dai momenti. Se la squadra viaggia sulle ali delle entusiasmo allora contribuisce dando qualcosa in più sotto il profilo dell’esuberanza, mentre in caso contrario accusa per primo le problematiche e bisogna cercare di stimolarlo a fare meglio”.

Chi ha spiccato il volo verso palcoscenici importanti è Ferreira. Nella scorsa stagione uomo in più del Messina, oggi pilastro della Virtus Entella in Serie B. “Pedro ha dimostrato di avere qualità di un certo tipo e di poter far bene anche in questi campionati. Mi auguro che possa fare sempre meglio nella sua carriera raggiungendo grandi traguardi”.

Sul Benevento, reduce dal 3-3 casalingo con il Matera che ha consentito alla Salernitana di volare a +4, in vista dell’appuntamento di venerdì sera al “San Filippo garantisce: “Verrà a Messina per far bene. Sabato ha comunque agguantato un pareggio insperato per come si era messa la gara con il Matera, avendo la forza di reagire. E’ dunque un risultato dal quale ricavare tanti segnali positivi. La squadra è composta da un gruppo di ragazzi umili che non sottovaluterà per nessun motivo la sfida con il Messina. L’acquisto di D’Agostino ? La società, sin da quando avevo vissuto la precedente esperienza da calciatore (dal 2008 al 2010, ndr), ha sempre mirato al massimo, investendo tanto per puntare a vincere il campionato. Per sfortuna o annate storte non è riuscita nel suo intento, ma continua a provarci con il medesimo impegno”.

Ignoffo a colloquio con l'arbitro
Ignoffo a colloquio con l’arbitro

La lotta promozione sembra ristretta a quattro o cinque squadre. L’ex difensore giallorosso non si sbilancia: “Alla fine prevarrà chi saprà gestire al meglio i propri periodi di difficoltà. Sarà questo aspetto a fare la differenza. Attualmente il Benevento sta attraversando una fase delicata. In questi casi occorre perdere meno contatto possibile dalla vetta ed essere pronti a venirne fuori. Non dimentichiamo che per centrare la promozione esiste anche la porta secondaria dei playoff, sebbene sia ancora prematuro parlarne”.

Tutt’altro scenario per il Messina che vanta appena due punti di margine sulla zona playout ed è chiamato a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica. “Quando si sta sotto non è mai facile. Bisognerebbe mettere insieme un filotto di 4 o 5 risultati utili per risalire, anche perché vi sono già tante squadre davanti e se si perde mentre le altre fanno punti diventa davvero dura”.

Già al termine della sfida di Supercoppa del maggio scorso con il Bassano, l’ultima con il Messina, il suo congedo in sala stampa era apparso propedeutico ad un imminente addio. “Avevo già capito che non avrei proseguito la mia carriera da calciatore. Con il Messina – aveva raccontato Ignoffo in una precedente intervista rilasciata alla nostra testata – che mi aveva prospettato la possibilità di guidare la formazione “Berretti” non ci siamo accordati nel dettaglio. Proprio per questo motivo avevo seguito da bordo campo la gara tra gli “Allievi” giallorossi ed il Frosinone.

L'ex difensore, oggi Allenatore dei Giovanissimi del Benevento
L’ex difensore, oggi allenatore dei Giovanissimi del Benevento

Da allenatore dei Giovanissimi del Benevento, con i quali è attualmente terzo in classifica, per Ignoffo non sono mancate fin qui le soddisfazioni all’inizio della sua nuova avventura. “E’ la mia prima esperienza in panchina e non posso lamentarmi. Siamo partiti in sordina, con una rosa quasi totalmente nuova, ad eccezione di sei elementi che erano già presenti l’anno scorso. Ho trovato dei ragazzi che avevano grosse difficoltà, ma abbiamo aumentato gli allenamenti settimanali e tutti si sono messi in carreggiata. Ho un gruppo di lavoro e dei giocatori seri che danno il massimo per cercare di raggiungere gli obiettivi”.   

Come si concluderà venerdì sera Messina-Benevento? “Non saprei fare un pronostico. Sarà una gara difficile per entrambe, perché le due squadre attraversano un momento particolare. La seguirò comunque dalla tribuna del San Filippo”.

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