Domenica il Messina sarà di scena ad Ischia, sul campo di una diretta concorrente nella corsa salvezza, che fino a qualche mese fa ha avuto tra i suoi dirigenti una delle bandiere del calcio giallorosso, l’indimenticato Arturo Di Napoli, che in riva allo Stretto tra A, B e D ha collezionato ben 158 presenze, realizzando 63 reti.
L’ex bomber, che ha iniziato la nuova carriera da allenatore dopo l’ultima avventura da calciatore nella Caronnese, nella D lombarda, non ha dubbi sul possibile esito dello scontro diretto: “In Campania i giallorossi devono vincere, hanno le qualità per farlo. Ad Ischia ci sono state delle difficoltà ma in questo periodo sono tante le società che devono rimboccarsi le maniche per sopravvivere e fare bene. Io chiaramente non sono più lì e non posso esprimermi nel dettaglio. So che loro hanno tanti giovani di prospettiva, anche perché hanno scelto di rispettare l’età media, e tra questi anche un difensore che a Messina avete conosciuto come Andrea Impagliazzo (22 presenze e 2 reti in D con l’ACR, nella stagione 2011-2012). Un ragazzo molto interessante, un professionista serio, che può dare una mano”.
Di Napoli, che allena il Savona, in lotta per una tranquilla permanenza nel girone B di Lega Pro, sta seguendo da lontano le sorti dei peloritani: “Il Messina in questo periodo soffre e mi dispiace. Il torneo comunque è molto complicato. Meriterebbe di lottare per i quartieri alti, ma non perdo la fiducia anche perché Lo Monaco è la persona ideale per riportare il grande calcio in riva allo Stretto”.
I liguri sono attualmente tredicesimi, con sei punti di distacco dalla zona play-off e tre lunghezze di margine sui play-out: “Stiamo andando discretamente dopo le difficoltà iniziali. Vogliamo ovviamente salvarci e sarebbe un grande successo farlo evitando gli spareggi per evitare la D, che rappresentano sempre una lotteria. Il girone B è molto equilibrato, la classifica è corta e ci sarà da soffrire fino alla fine. Nel concentramento A ci sono un paio di formazioni che si giocano la promozione e per il resto vi è anche lì una lotta serrata per non retrocedere”.
Considerata la presenza del Messina, Di Napoli è uno spettatore interessato al girone C: “Quello meridionale credo sia davvero il concentramento più complicato. Alla fine credo che la B se la giocheranno Salernitana e Benevento, che sembrano avere qualcosa in più delle avversarie. I giallorossi riconquisteranno posizioni strada facendo”.
L’ACR è reduce da una doppia promozione, ma le basi sono state gettate anche nelle annate precedenti, come il 2009-2010, in cui Di Napoli scese per la prima volta tra i Dilettanti per tentare la complicata risalita con i biancoscudati: “Il rapporto con la città dello Stretto resta straordinario, anche perché lì ho fatto cose davvero importanti. Credo che questi ultimi anni abbiano dato un senso anche a quella sofferta salvezza in D. Nel nostro piccolo ci siamo dati da fare e ci siamo salvati, facendo dei miracoli. Con una retrocessione o un definitivo fallimento chissà da dove si sarebbe ripartiti oggi. Merito ovviamente a Lo Monaco, che ha compiuto un grande lavoro per riportare dopo cinque anni nei professionisti il glorioso Messina”.