Dopo i consistenti interventi di messa a norma del San Filippo, il sindaco Renato Accorinti credeva di avere archiviato il capitolo stadio. L’ultimo week-end di novembre è stato caratterizzato invece dal caso legato alla trasferta dei tifosi catanzaresi a Messina. Risolta la questione dell’agibilità dell’impianto, ottenuta ormai fino al termine del torneo, Prefettura e Questura avrebbero probabilmente dovuto affrontare la questione con qualche giorno di anticipo, per scongiurare l’ennesimo incidente diplomatico ed un’imbarazzante querelle.
Il primo cittadino non nasconde l’amarezza ed il disagio per quanto è avvenuto: “Non esagero se vi dico che questi sono stati i tre giorni peggiori da quando sono stato eletto. Mi sono adoperato per evitare tutto ciò ma alcuni ostacoli si sono rivelati insormontabili”. Per garantire un servizio di bus navetta simile a quello messo a disposizione a Reggio Calabria in occasione del derby del “Granillo”, Accorinti ha ottenuto la disponibilità dell’ATM: “Ho convinto il direttore Giovanni Foti a mettere a disposizione i mezzi, anche se la città ha pochi autobus ed in caso di incidenti e danneggiamenti eravamo consapevoli che l’indomani vi sarebbero stati ulteriori disagi per i cittadini, che già lamentano disservizi e chiedono più corse. Il dirigente torinese ha posto una sola condizione, peraltro inevitabile: Comune ed Azienda hanno messo a disposizione i mezzi, ma non avrebbero potuto coprire eventuali danni. Non siamo mica pazzi ed in tempi di default non possiamo sobbarcarci altre spese straordinarie, per le quali saremmo chiamati a rispondere da parte della Magistratura”.
L’ACR Messina si è dichiarato disponibile ad accollarsi il pagamento dei tagliandi di viaggio per ogni passeggero ma non è stata raggiunta invece l’intesa sulla cauzione preventiva, in pratica un’assicurazione nel caso in cui si fossero registrati dei danneggiamenti: “Abbiamo progressivamente ridotto la cifra in oggetto, ma la società non se l’è sentita di firmare gli incartamenti. Tengo a ricordare che nell’arco di una precedente sindacatura furono concessi dieci autobus, che vennero distrutti dai tifosi. In quell’occasione non venne stipulata alcuna assicurazione e gli ingenti danni non sono mai stati ripagati da nessuno. Noi non potevamo fare lo stesso errore. Il Prefetto peraltro non mi ha imposto di metterli a disposizione per motivi di ordine pubblico, non eravamo affatto vincolati”. Sul punto anche il Coisp sembra dare ragione al Sindaco: il sindacato di Polizia ha invitato il ministro Alfano a valutare l’operato di Trotta ed addirittura la sua eventuale rimozione, chiedendosi proprio perché non sia stata vietata la trasferta o in alternativa perché non sono stati “precettati” gli autobus.
La firma tanto attesa alla fine è arrivata al termine della gara: “Al ritorno i 18 tassisti che li avevano scortati all’andata hanno rifiutato di recarsi nuovamente allo stadio perché nel viaggio di andata i tifosi gli avevano rotto un vetro – spiega Accorinti – A quel punto per evitare ulteriori conseguenze il patron Lo Monaco ha accettato la proposta dell’ATM ed i due pullman sono stati finalmente utilizzati fino alla Rada San Francesco”.
Per l’Amministrazione e l’Azienda al danno si è aggiunta la beffa: le vetrate di uno dei due mezzi sono state infatti danneggiate. “La Regione Sicilia ci garantisce un contributo a seconda del chilometraggio coperto dai mezzi: quell’autobus che resterà fermo in deposito costerà altro denaro pubblico. Per la videosorveglianza del San Filippo – conclude il primo cittadino – abbiamo già speso decine di migliaia di euro ed ora l’impianto, dotato di telecamere di ultima generazione, è uno dei migliori d’Italia, in linea con i principali campi di serie A. Non potevamo impegnarci oltre”.