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Romeo entusiasta: “Inizia un nuovo campionato”. Sidoti riflette: “Dura perdere così”

Gioia incontenibile per il Cocuzza San Filippo del Mela che spezza il sortilegio durato sei settimane ed in una sfida, ritenuta alla vigilia improba, centra la prima vittoria stagionale contro lo Sport è Cultura Patti col punteggio di 70-68. Match avvincente tra due belle realtà del nostro territorio che inseguono differenti traguardi. Per la formazione del patron Cocuzza cancellato lo zero in classifica e la netta sensazione che la squadra abbia ampi margini di crescita. Condivide pienamente il tecnico, filippese d’hoc Francesco Romeo: “Sono felicissimo, faccio fatica a parlare. Quando lavori molto poi è bello raccogliere i frutti. Fino ad oggi siamo stati sfortunati, abbiamo un gruppo giovane ed inserito Paggi, subito decisivo nel gioco”.
Ambiente sempre vicino alla squadra, arma in più per un sodalizio giovane che vuole risalire posizioni di classifica: “Per questo non voglio andare via da San Filippo, si lavora bene e col lavoro vengono i risultati. Sono sicuro che non sarà l’ultima ma una delle prime vittorie che conseguiremo quest’anno. C’erano stati segnali positivi contro Siracusa, forse ci mancava quel pizzico di esperienza che l’argentino adesso ci dà nel saper scegliere quando buttarci dentro o subire fallo. Tutta la squadra è stata in gamba anche chi noi ha giocato. Paggi (16 punti all’esordio) ci ha dato quel pizzico di serenità che ci mancava finora”.
Giovani di valore come Luzza, Pandolfi e Carpinteri (31 punti in tre) che possono rappresentare un solido futuro per la squadra del Mela. Il pensiero di un allenatore che per suo credo predilige lavorare coi ragazzi.

Il quintetto del Cocuzza San Filippo del Mela (foto CAmbria)
Il quintetto del Cocuzza San Filippo del Mela (foto Salvatore Cambria)

“Senza togliere nulla agli altri loro hanno un futuro nella pallacanestro, devono seguirmi perché voglio dare loro quelle nozioni che li faranno crescere in futuro. Ma sono già dei cestisti di ottimo livello”.
“Spero che sia solo la prima vittoria che ci dia slancio già in vista della trasferta di Ragusa ma godiamoci questo successo contro una corazzata come Patti. E’ un bel campionato, tanti giocatori sono scesi di categoria. Affrontavamo gente del calibro di Evotti, Bolletta, Mori, Jovic tutti ragazzi di categoria superiore. Oggi però il nostro cuore ha fatto la differenza e risolto i problemi in settimana con Albana infortunato, Laganà che non si è allenato ed abbiamo superato l’ostacolo. Bravi tutti.”
Amaro epilogo invece per lo Sport Patti, terza forza del torneo in striscia positiva da tre giornate che vede interrompere la sua ascesa in classifica. Tre volte i ragazzi bianconeri hanno avuto la palla della vittoria ma il canestro non è arrivato. Per l’esperto tecnico Pippo Sidoti però la gara non si è decisa lì ma molto prima: “Non dovevamo arrivare in un finale punto a punto, poi abbiamo sbagliato troppi tiri ma la pecca è stata non aver gestito il vantaggio accumulato nel primo tempo. Abbiamo sbagliato troppo da sotto coi lunghi, le percentuali sono veramente basse. Poi si sa era sempre un derby, un ambiente che aspettava la prima vittoria e bravi loro che ci hanno messo sotto e rimasti calmi sui tiri liberi. Alla fine per tre volte avevamo la tripla della vittoria ma la palla non è entrata. E’ una sconfitta amara però sapevamo che era una gara pericolosa, sono venuti a mancare anche giocatori importanti per il nostro gioco che nel momento clou si devono caricare la squadra sulle spalle, adesso pensiamo già alla prossima con Acireale”.
Percorso di crescita che comunque non si ferma con Patti che deve assemblare i recuperi di Evotti e Bolletta e linnesto di Ciman, apparso giocatore di valore ma ancora a corrente alternata.

Pippo Sidoti (allenatore Sport PAtti)
Pippo Sidoti (allenatore Sport Patti)

“Non sono scusanti, diamo merito a chi ha vinto. Certo dall’inizio ci manca la tranquillità per poter lavorare ed anche oggi non abbiamo sfigurato però quando sbagli troppo, specie da sotto, ci sta perdere per due punti. Chiedo ai ragazzi di ritrovarsi perche in questi primi due mesi in effetti ci è mancata la serenità in palestra”.
La C Nazionale presenta tante insidie, categoria vinta dall’ex tecnico del Cus Messina non più tardi di due anni fa. Sidoti però è categorico al riguardo.
“Il torneo e la mia squadra attuale non sono paragonabili a quella del Cus ed al livello complessivo di quel campionato. E’ una squadra che per sette decimi hanno venti anni ed il più grande è un ’86 Mori. Stiamo pensando in primis in prospettiva e far crescere i vari Sidoti, Lumia, Ciman, Bolletta. Abbiamo altri giovani, certo perdere così fa male. Potevamo rimanere attaccate alle prime tre ed invece ci allontaniamo però non facciamo un dramma. Se giochi bene vinci, le prime cinque squadre sono vicine tra loro ma tutti i campi della categoria, compreso San Filippo propongono tante insidie. Uno scivolone può capitare a chiunque. Aspettiamo con tranquillità i prossimi impegni, è normale l’amarezza ma questo è il gioco. Complimenti a San Filippo per la vittoria ma per noi non è un dramma”.

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