Il prossimo 21 novembre il “PalaAntonello” sarà il Teatro del Concerto-Evento di Jazz internazionale con protadonista Rava-Francesco Diodati Duo. Insieme sullo stesso palco infatti ci saranno il trombettista jazz più famoso al mondo Rava e un giavannissimo chitarrista Diodati, il tutto curato dall’Accademia Filarmonica di Messina e dall’Associazione “Bellini”. I due artisti si esibiranno con un repertorio spettacolare che va dai classici Chet Baker e Miles Davis fino alle strabilianti improvvisazioni jazziste. Il 74enne “evergreen” è un artista anticonformista ed innovativo, che sin dagli anni sessanta ha fatto degli incontri artistici motivo di crescita. Rava è, senza dubbio, il jazzista italiano più conosciuto e stimato al mondo. La sua poetica si intreccia alla possanza strumentale della sua tromba “Bach” immediatamente distinguibile. L’artista convince subito come solista nel panorama del Jazz europeo e, successivamente, come instancabile “show man” che ambisce al confronto con i giovani talenti del Jazz Italiano. La fusione professionale con il virtuoso e giovanissimo chitarrista jazz, Francesco Diodati rappresenta la voglia di Rava di testare nuovi percorsi ma di mantenere, allo stesso tempo, un proprio rigore, impostato sulla franchezza umana ed artistica. Il trombettista ha anche costituito recentemente un quartetto con lo stesso Diodati alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. Con loro registrerà, a gennaio 2015 un nuovo album per la ECM. Ma Rava ama suonare in duo, anche da diversi anni, con il pianista Stefano Bollani e con il gruppo Pm Jazz Lab, con cui ha pubblicato un Cd per l’editoriale L’Espresso e, a luglio 2012, un interessante tributo a Michael Jackson dal titolo “Rava On The Dance Floor”, che riunisce il meglio del concerto della band nel 2011, al Parco della Musica di Roma, sempre con l’etichetta Ecm (2293). L’artista triestino resta pur sempre fedele al suo Rava Tribe, insieme a Gianluca Petrella, Giovanni Guidi, Gabriele Evangelista e Fabrizio Sferra. Questo quintetto è il primo complesso italiano a figurare nella classifica riservata ai migliori gruppi, nel Referendum “Critics Poll” della rivista Down Beat 2012. E’ stato più volte votato miglior musicista nel referendum annuale della rivista Musica Jazz, risultando vincitore anche nelle categorie “miglior gruppo” e “miglior disco italiano”. Si è esibito, a gennaio 2004, per una settimana nel prestigioso Blue Note di New York, bissando ancora il successo alla Town Hall e, poi ancora, al Birdland (2006, 2008, 2009, 2012 e 2013). Il grande progetto “Tea for Three” lo ha lanciato, a luglio 2011, in un tour europeo, insieme ad altri tre musicisti straordinari: Dave Douglas, Avisahi Cohen e Uri Caine. Il 31 enne Francesco Diodati è stato quotato (2013) come miglior chitarrista dell’anno nell’ambito del JazzIt Award, referendum della rivista JazzIt. E’ un musicista all’avanguardia perché sviluppa un suo linguaggio intriso di sonorità contemporanee, rock e folk, prendendo spunto dalla tradizione ed integrando l’utilizzo di elettronica ed effetti. È leader del Neko, di cui fanno parte Francesco Bigoni, Carlo Conti, Francesco Ponticelli ed Ermanno Baron e del quintetto Yellow Squeeds, con Francesco Lento, Enrico Zanisi, Glauco Benedetti e Enrico Morello. Diodati è, dal 2010, membro dell’ambizioso progetto MyanmarMeetsEurope, incontro tra musica europea e musica birmana, guidato dal compositore e contrabbassista tedesco Tim Isfort e patrocinato dal Goethe Institute, che lo ha portato a numerosi concerti in Europa e in Asia. Inoltre, collabora, dal 2013, assiduamente con la cantautrice pugliese Erica Mou. Attivo a livello nazionale ed internazionale, è parte del Marcello Allulli Trio, del gruppo italo-francese Travelers di Matteo Bortone, del gruppo Abhra di Julian Pontvianne, Bobby Previte Plutino, di vari ensemble della cantante romana Ada Montellanico, dei Contemporary Five di Gaetano Partipilo.