Una partita tesa, tra squadre antagoniste per natura. Il campionato di serie C femminile, ad appena due giornate dall’avvio, regalava già il primo scontro tra due squadre deputate a recitare un ruolo di primo piano. A vincere è stata la Rainbow Catania che si è confermata compagine di alto rango in casa del Cus Unime. ”Per come è organizzato il campionato e per le squadre che vi prendono parte ogni gara sarà una finale” sono le parola carice di significato di coach Gabriella Di Piazza, tecnico della Rainbow Catania. E quella disputata al PalaCus della cittadella dell’Annunziata lo è stata davvero, una sfida giocata sino all’ultimo secondo con grinta e determinazione, nessuno sconto sul parquet. A vincere la squadra etnea che ha battuto le messinesi per 72–45. Ma a dispetto del divario finale la gara per tre quarti è stata molto comabattuta.
Una gara a tratti tesa, ma che ha regalato emozioni. Le catanesi partono con determinazione e mettono subito sotto di 12 punti le padrone di casa guidate in panchina dall’ex stella dei parquet Mara Buzzanca. Le peloritane nonostante l’impegno profuso, hanno sbagliato diverse semplici giocate sotto canestro e perso troppo presto la scia delle avversarie nel punteggio. Inizio prepotente delle ospiti, che allungano subito sul 2-13. Il primo quarto si chiude sul 16-30 grazie alla verve delle etnee Seino e La Manna; la Rainbow conserva undici punti di margine, si va infatti negli spogliatoi per l’intervallo lungo sul 30-41. Il Cus Unime Messina non molla cercando di recuperare lo svantaggio, la gara diventa nervosa. Sono numerosi i falli e le giocatrici più esperte vengono gravate di penalità dalla coppai in grigio. Paga il prezzo del nervosismo anche l’argentina Villaruel. Le distanze tra le squadre si riducono grazie a un break della mai doma Certomà. L’orgoglioso tentativo delle messinesi di rientrare in partita si conclude, però, negli ultimi minuti, quando le ragazze allenate dalla Di Piazza chiudono perentoriamente i conti con i canestri di Ferretti e della sudamericana Villaruel.
Tra le padrone di casa, la quotata connazionale Kramer non riesce, invece, a fornire il solito prezioso contributo, a causa di un problema fisico che, oltre a limitarne inevitabilmente potenzialità e minutaggio, finisce con l’innervosirla. Il terzo tempo si chiude sul 40-50. Negli ultimi sette minuti del quarto tempo il crescendo delle catanesi. Buona partita per la Ferretti che comincia ad ingranare e grandissima prestazione di Marzia Ferlito che è risultata essenziale in campo. Concessi solo cinque punti alle padrone di casa a fronte di 22 realizzati. “Siamo riuscite a mantenere sempre un distacco di almeno dieci lunghezze, anche quando il Cus Unime Messina ha reagito, le ragazze si sono difese molto bene. Non bisogna abbassare mai la guardia – aggiunge Di Piazza – e prepararsi a questa tensione per tutti gli incontri: le più esperte hanno subito maggiori pressioni”. Sconfitta che può starci per Messina che proverà col passare delle settimane a crescere di condizione e affiatamento del gruppo. Il calendario non da una mano al processo di crescita delle biancorosse, attese da una trasferta contro un’altra compagine di grande spessore come l’imbattuta Trogylos Priolo, squadra che per anni ha portato in alto il nome della Sicilia in massima serie.
CUS Unime –Rainbow Catania 45-72
Parziali: 16-30, 30-41, 40-50.
Cus Unime: Kramer 10, Scardino, Osso, Certomà 13, Polizzi, Grillo 4, Raffaele 7, Ingrassia 9, Cosenza 2, Cascio, Bonaccorso. All. Buzzanca.
Rainbow: Magrì, Ferlito 9, Bellomia 2, Bruna, Parisi 6, Gandolfo, Anechoum, Villarruel 10, La Manna 14, Ferretti 18, Seino 13, Crisafulli. All. Di Piazza.
Arbitri: Lenzo e Di Bella.