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Griccioli esulta: “Vittoria partita dalla difesa. Valuteremo la situazione Flynn”

Come spesso accade sono completamente agli antipodi i sentimenti dei due allenatori nel dopo gara. Si parte dallo sconfitto Zare Markovski, all’esordio sulla panchina dei campani: “Anche se avessimo vinto non sarebbe stata rubata perché siamo stati in partita e in vantaggio, sopperendo all’assenza di Howell e difendendo discretamente. Ci è mancata lucidità anche per via del minutaggio elevato dei nostri giocatori e ciò non ci ha consentito di giocare al meglio gli ultimi cinque minuti. Ci aspettavamo una partita dura, mi auguravo di essere avanti negli ultimi cinque minuti a Capo d Orlando, Young non l’ho mai tolto dal campo perché non volevo compromettere gli equilibri del team, lui perciò si è preso i minuti lasciati da Howell. Nonostante le cinque sconfitte di fila e l’ultima in casa non ho notato un calo mentale della mia squadra che ha fatto quello che può. Non penso di chiedere un rinforzo prima di analizzare la situazione, stasera penso solo a questa partita. Gli obiettivi si vedono strada facendo per cui non sono cambiati finché non si vincono le partite non hai diritto ad avere obiettivi. Stasera la mia squadra non è stata impaurita, ho visto voglia di lottare e una squadra che ha dato tutto quello che aveva”.

Un primo piano di Giulio Griccioli
Un primo piano di Giulio Griccioli

Grande liberazione invece per il collega orlandino Giulio Griccioli che alla vigilia chiedeva ai suoi ragazzi un successo da dedicare al proprio appassionato pubblico: “Sono molto contento per la vittoria, ho sofferto così tanto che mi devo liberare ancora dalla tensione. Abbiamo fatto una brutta partita, non riusciamo a prendere un ritmo positivo, ma abbiamo costruito una vittoria partendo dalla difesa. Contro Roma in una situazione di maggiore emergenza ci era sfuggita la vittoria, oggi tirando bene i liberi è arrivata la vittoria, segno di maggiore concentrazione. Potevamo chiudere meglio il primo tempo ma l’ansia di voler strafare ci ha un po’ fermato. Due punti che ci servivano come il pane, grande soddisfazione di aver vinto finalmente davanti al pubblico amico. Senza il play naturale ovviamente fatichiamo, la squadra c’è, il gruppo c’è, valuteremo la situazione di Flynn che si è fermato nuovamente venerdì. Chiaramente non possiamo fare un campionato intero così. Abbiamo avuto ansia di fare bene e non paura, la serenità viene dal lavoro e dalle vittorie. Caserta concorrente per la salvezza? Non sappiamo il valore della nostra squadra, abbiamo gettato occasioni al vento contro Pistoia, Bologna e Roma per cui quando saremo al completo potremo valutare la nostra forza. Ci sono stati tanti episodi importanti nella partita. Ma tutti oggi hanno fatto il loro perché dovevamo prendere fiducia. Difensivamente non ci diamo adeguati ai loro quintetti piccoli, mettendo Archie da cinque contro Michelori. Ho preferito Bradford Burgess a Dario Hunt che era rimasto a lungo in panchina e aveva annullato il suo avversario in difesa”.

Subito dopo la sirena finale è il totem Sandro Nicevic a raccontare le emozioni provate dal gruppo biancoazzurro: “Era già da diverso tempo che volevamo regalare una gioia al nostro caloroso pubblico, in particolare sin dall’inizio della stagione. Ci siamo ripresi. Il successo è importante anche per noi stessi che prendiamo fiducia nei nostri mezzi, era quello che ci voleva”. 

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