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Barcellona – Casale, voci dalla sala stampa: raggiante Ramondino, Perdichizzi fa autocritica

La sala stampa del dopo BarcellonaCasale Monferrato offre ai giornalisti un Marco Ramondino raggiante per la splendida vittoria ottenuta in rimonta a spese di una coriacea Sigma: “Esprimo la mia contentezza per questa vittoria. Contentezza che è ancora maggiore vista la qualità della squadra di Barcellona, il valore di coach Perdichizzi e per tutto quello che i nostri avversari hanno espresso, soprattutto nel primo tempo. Dal punto di vista tecnico, abbiamo avuto un approccio alla partita perfetto, almeno nei primissimi minuti. Certo, abbiamo sbagliato una decina di tiri da un millimetro e questo ci ha un po’ intristito, ci ha fatto perdere energia e ci ha fatto fare degli errori gratuiti in attacco che hanno aperto il gioco in velocità di Barcellona che è stata micidiale a punirci, specialmente in contropiede. Poi siamo riusciti a schierare la nostra difesa e ad avere più equilibrio in attacco. I ragazzi sono stati molto bravi e disciplinati nel passare da uomo a zona e quindi rompere il ritmo di Barcellona. Nel finale abbiamo sbagliato una marea di tiri liberi, ma siamo stati bravi a gestire un possesso in particolare, quello concluso col canestro di Butkevicius. In ultimo abbiamo avuto la lucidità di giocare bene a rimbalzo quando i nostri avversari erano diventati aggressivi dal perimetro, ma forse non erano accoppiati bene proprio sotto canestro con Martinoni e Butkevicius o anche con Fall. Così siamo riusciti ad avere degli extra possessi che sono stati importanti in una partita a punteggio così basso”.

Giovanni Perdichizzi, invece, difende la squadra e fa autocritica, riconoscendo i meriti degli avversari: “Quando siamo andati sopra di 12, Casale ha cercato di rompere il ritmo riuscendoci, mescolando uomo e zona e mandandoci un po’ in confusione. Noi ci abbiamo messo del nostro concedendo troppi secondi tiri e troppi rimbalzi offensivi a una squadra come loro che ti castiga. Soprattutto (cosa per noi strana) abbiamo tirato malissimo i liberi che ci avrebbero consentito di rimanere con la testa avanti. Dispiace perché abbiamo giocato i primi due quarti e anche i primi sette- otto minuti del terzo in maniera quasi perfetta, poi abbiamo subito l’aggressività di Casale, abbiamo sciupato un paio di palloni in contropiede e abbiamo consentito loro di riprendere fiducia in un momento in cui l’inerzia tendeva a cambiare nuovamente a nostro favore. Non penso che sia un fatto fisico, ma penso ad un fatto tecnico di lettura di certe situazioni. Ci siamo un po’ fossilizzati nel dare palla dentro giocando in post basso e Casale è stata brava a sporcare le linee di passaggio e a prendere tempo per costringerci a tirare alla fine dei 24 secondi. Dispiace perché avevamo approcciato bene e avevamo condotto per parecchio, ma le partite durano 40 minuti e la concentrazione deve essere alta per tutti e 40 i minuti in campo”.

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