Sabato gli farà un certo effetto incrociare il Messina per la prima volta da avversario. Marco Guerriera, 48 presenze e tre gol in campionato con i giallorossi, è stato tra i protagonisti della doppia scalata dalla D alla Lega Pro unica. Grazie al suo attaccamento alla maglia e ad una certa duttilità dal punto di vista tattico era riuscito a ritagliarsi uno spazio importante anche dopo il passaggio da Catalano a Grassadonia. Terminata l’esperienza in riva allo Stretto, il laterale è ripartito dal Melfi. L’album dei ricordi, legato al biennio trascorso a Messina, è però ovviamente ricchissimo: “Capita nel calcio come nella vita dirsi addio quando le due parti non arrivano ad un punto d’incontro. Con la società del Messina non ho avuto comunque nessun tipo di problema, essendosi trattato soltanto di una scelta tecnica. Sono stati due anni bellissimi e proprio contro il Melfi ebbi la fortuna di segnare il primo gol in Lega Pro nella sfida terminata 2-2 al San Filippo”.
Ai lucani Guerriera ha detto sì dopo la parentesi Viareggio, chiusasi in fretta in estate dato il fallimento della società bianconera. “La scelta di Viareggio rischiava di compromettere la mia stagione. Alla luce del nuovo format della Lega Pro molti giocatori sono rimasti senza squadra e dopo la mancata iscrizione del club toscano ho rischiato anch’io. Dunque sono grato al Melfi, una società che punta forte sui giovani. Miriamo a mantenere la categoria ed il mio obiettivo è giocare più gare possibili”.
A Melfi ha ritrovato Caturano, con lui a Messina nella seconda parte della scorsa stagione. L’attaccante è stato tra i più positivi dell’avvio di stagione degli uomini di Bitetto. “Salvatore si sta mettendo in mostra, ha grandi potenzialità e può darci una grossa mano. Anche perché insieme a Tortori ha il compito di trascinare un gruppo dall’età media molto bassa”.
La compagine gialloverde ha fin qui collezionato sette pareggi in nove uscite, rimanendo a secco di vittorie, ma allo stesso punto mostrandosi come una formazione difficile da battere. “Questo dato – spiega Guerriera – è lo specchio delle difficoltà che presenta un campionato nel quale ci sono squadre di un certo calibro. Un gruppo giovane come il nostro può dunque pagare dazio a causa dell’inesperienza. Tante volte abbiamo avuto la possibilità di vincere, come accaduto nell’ultimo turno a Pagani, quando, seppur in vantaggio di due gol, ci siamo fatti rimontare. In questo torneo al minimo errore l’avversario ti punisce. Quella di Salerno è stata sinora la nostra miglior prestazione stagionale. Meritavamo di vincere, contro una squadra molto forte, ma siamo stati poco lucidi sotto porta, sprecando tante occasioni”.
Sui valori del campionato Guerriera spiega: “Prima o poi la classifica si sarebbe dovuta delineare, con una spaccatura tra quelle che lottano per la promozione in B ed un piazzamento nei playoff e le altre che puntano a salvarsi. Il Messina deve sicuramente stare nella parte alta della graduatoria”.
Sabato, all’Arturo Valerio, la caccia del Melfi alla prima vittoria ripartirà dal confronto con il Messina. Per Guerriera emozioni assicurate. “Ero certo che sarebbe riuscito a riprendersi, il vero Messina non era quello delle prime giornate. La rosa è stata rinforzata e sabato troveremo di fronte una squadra che proviene da tre risultati utili consecutivi. Dovremo dunque impegnarci al massimo. Conservo dei bellissimi rapporti con tutti e sarà bello salutare i vecchi compagni. Con Bucolo ho un legame particolare e tuttora lo sento spesso”.