Il derby è andato all’Igea Virtus, per il Milazzo soltanto l’onore delle armi. I mamertini sono riusciti infatti a tenere viva fino in fondo una gara che avrebbero anche potuto pareggiare, nonostante i quasi 70 minuti disputati con un uomo in meno.
L’allenatore ospite, Lorenzo Alacqua, non ha digerito l’espulsione di Parisi ed il suo successivo allontanamento e non le ha certo mandate a dire al signor Bodini di Verona: “Non so chi abbia potuto designare questo arbitro per una partita di cartello. Abbiamo dominato nel primo tempo, ma il direttore di gara si è inventato un’espulsione, rompendo gli equilibri e permettendo all’Igea Virtus di giocare in scioltezza”.
Il tecnico rossoblu ha contestato anche la distribuzione dei cartellini gialli: “È stato incapace di gestire il match. L’espulsione? Hanno visto tutti che l’ha colpita con la fronte e non con la mano. Sulla mia, invece, mi sono riparato, rompendomi anche l’orologio. Mi ha allontanato senza nemmeno motivare la sua decisione”.
Alle spalle della sorprendente Igea, il Milazzo è stato ora agganciato dal quotato Siracusa, dallo Scordia e dal Catania San Pio X. Alacqua non drammatizza: “Non cambia niente dopo questa sconfitta. Volevamo però giocare la gara ad armi pari, non in tredici contro dieci. Ringrazio i miei ragazzi per aver dato tutto in condizioni ambientali difficili, con un arbitro orientato dall’altra parte. È andata male, mi dispiace molto per i tifosi presenti al D’Alcontres”.
Inevitabile un riferimento al suo passato in giallorosso: “In questo derby l’Igea ha confermato quanto di buono fatto fino adesso e ha giocatori importanti in attacco. Ho trascorso a Barcellona due anni indimenticabili, ricchi di successi, ma una volta iniziata la partita ho pensato soltanto alla gara. Il campionato è ancora lungo, non finisce qui e pensiamo già al Siracusa”.
Il tecnico non ha potuto non ammettere le lacune emerse sulla fascia sinistra, dove l’inesperto Impalà è apparso in difficoltà: “Il primo gol dell’Igea è nato da quella corsia ma è stato favorito da un rimpallo: una situazione rocambolesca. Avevamo preparato bene il posizionamento sulle palle inattive, ma evidentemente quando Crinò mi incrocia fa sempre cose egregie ed è stato bravissimo in quella occasione”.