La prima vittoria in campionato non fa esaltare il tecnico di Barcellona Giovanni Perdichizzi che però, a distanza di nove mesi, riassapora il fascino di guidare un gruppo quasi interamente nuovo che con grinta ed abnegazione ha infiammato il pubblico del PalaSerranò di Patti.
“Considerati i nostri obiettivi va dato pieno merito ai ragazzi di aver giocato con un’intensità offensiva pazzesca per tutta la gara. Ognuno ha dato il suo, un plauso va a Borra perchè ha giocato pur essendo pienamente debilitato dall’influenza e Garri, decisivo nel finale e che si è ben comportato a rimbalzo ed in attacco contro Zizic. La squadra ha risposto globalmente, dando tutto. Forlì ha giocato senza gli starnieri per tutto il precampioanto, adesso al completo è una delle squadre da battere di questo torneo. Per noi è un successo importante perchè fa seguito alla principale vittoria rappresentata dal fatto di essere ai nastri di partenza in questo campionato.
Questo risultato ci inorgoglisce, vedere la gente di Barcellona felice è molto significativo. Sognavamo un esordio così, abbiamo giocato col sorriso perchè è solo basket. Nessuno pretenderà mai qualcosa di più, se la nostra prestazione sarà positiva ed avremo dato tutto, come stasera, sono sicuro che saremmo usciti tra gli applausi anche in caso di sconfitta. Questa è la nostra pallacanestro, con questo gruppo siamo sulla strada giusta per ripagare la fiducia della gente”.
Nel dopo partita il tecnico bolognese Alex Finelli riavvolge l’andamento di una gara che ha visto la sua Fulgor Forlì mantenere la testa avanti a lungo nel corso del primo tempo prima di accusare un vistoso calo atletico nel finale testimoniato dal break di 25-7 accusato negli ultimi dieci minuti che di fatto ha deciso la sfida.
“Sapevamo di essere indietro rispetto ai nostri avversari, alcuni giocatori si sono aggregati in prossimità della gara ed hanno saltato il precampionato. Siamo indietro in alcuni aspetti del gioco. L’aspetto positivo è rappresentato dai primi venticinque minuti dove abbiamo giocato punto a punto con i nostri avversari con un buon atteggiamento difensivo, specie nel primo quarto. Abbiamo coinvolto vicino a canestro Zizic, poi siamo calati nella qualità difensiva. Non abbiamo più tenuto l’uno contro uno di Barcellona e la minor lucidià delle scelte d’attacco. Abbiamo pagato alcuni contatti dubbi non fischiati dagli arbitri e la non buona serata al tiro (3/22 da tre per il 14%, ndc). Non è nelle nostre corde, serata storta da questo punto di vista. Dobbiamo allenarci tutti insieme e speriamo di avere al più presto anche Antonutti, migliorando amalgama e condizione fisica. Contro Agrigento serviranno quaranta minuti di grande continuità”.