Dal gol decisivo al “Granillo” nel derby con la Reggina, alla rete della riscossa siglata ad inizio ripresa contro il Lecce. Luca Orlando è stato tra i protagonisti assoluti della gara che ha consentito finalmente al Messina di rilanciarsi. “La vittoria di Reggio Calabria aveva avuto ovviamente un sapore diverso, essendo una sfida sentitissima dalla tifoseria. Oggi dovevamo risollevarci dopo questo periodo molto brutto e con la forza del gruppo ne siamo venuti fuori. Credo che vi si sia stata una dimostrazione importante da parte di tutta la squadra che è riuscita ad imporsi con la giusta umiltà ed anche utilizzando un modulo diverso. Personalmente – spiega l’ex dell’Aversa Normanna – preferisco giocare in attacco e non sulla fascia, ma oggi c’era da soffrire e dovevo dare una mano ai compagni, ripiegando anche sulla linea dei centrocampisti. Sono contento, la nostra prova è stata ripagata da un successo frutto di una grande prestazione”. Poi rassicura: “Sono uscito per una contrattura all’adduttore, nulla di grave. E’ stato normale che il mister decidesse di sostituirmi con un giocatore fresco”.
Sul tabellino dei marcatori ha posto il suo sigillo, con una magistrale punizione, anche Vincenzo Pepe. Dopo il centro di Pontedera in Coppa Italia il centrocampista si è sbloccato anche in campionato, dopo un avvio deludente. “E’ stato un periodo brutto per tutti. Quando sono entrato ho agito nel mio ruolo preferito da esterno, perchè il mister mi aveva chiesto di allargare la linea difensiva del Lecce. Uno dei primi palloni toccati è stato il cross per Corona che ha portato al raddoppio. La punizione del 3-1 ? Le calcio spesso, ci provo sempre anche in allenamento. Con questo nuovo spray finalmente gli arbitri fanno rispettare la distanza e ciò aiuta molto i tiratori”.
Chiusura di Mirko Stefani: “E’ stata senza dubbio una settimana difficile. L’avevamo preparata per cercare di stare attenti in difesa, ma anche oggi abbiamo subìto un gol incredibile, dopo pochi minuti, che poteva davvero ammazzarci. C’era però una carica diversa, si è visto in campo e questa è sicuramente la base per ogni vittoria. Tutti abbiamo interpretato la gara con l’atteggiamento giusto. Il passaggio alla difesa a quattro ? Per me è indifferente. Cambia poco, avendo già giocato in passato con entrambi i sistemi. A cambiare gli equilibri è la mentalità”.