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Lo Monaco: “Mi aspetto una reazione. Sarà comunque una stagione di sofferenza”

Al “Giovanni Celeste” era previsto il consueto incontro infrasettimanale con due tesserati per le interviste di rito, ma ad incontrare la stampa – contrariamente alle previsioni – è stato lo stesso patron Pietro Lo Monaco, che teneva a manifestare tutta la propria amarezza per l’attuale momento: “È inutile nascondersi. Attraversiamo una situazione difficilissima. I ragazzi sono costernati per quanto è avvenuto e si vergognano, come l’intera dirigenza e la proprietà, per le due prestazioni offerte in pochi giorni. Se dovessimo disputare un’amichevole con una formazione di categoria inferiore probabilmente non riusciremmo a realizzare 5 reti in 45’. Noi incredibilmente siamo riusciti a subirne 10 in 90’, nell’arco di due gare consecutive”.

Il patron del Messina Pietro Lo Monaco ed il presidente Isidoro Torrisi (foto Paolo Furrer)
Il patron del Messina Pietro Lo Monaco ed il presidente Isidoro Torrisi (foto Paolo Furrer)

Il massimo dirigente dell’ACR Messina non accetta però le critiche durissime piovute sulla squadra negli ultimi giorni: “Siamo stati portati in trionfo dopo Reggio Calabria ed in molti hanno dimenticato la reazione d’orgoglio con cui abbiamo reagito all’1-2 della Lupa Roma, una delle squadre più in forma, che avremmo anche potuto battere nel finale. Non eravamo campioni prima e non siamo da buttare ora. Tra i tanti nuovi acquisti vi sono elementi che hanno giocato a lungo in C o addirittura in B. Non possiamo mettere in discussioni elementi del calibro di Altobello, Stefani, Damonte e Nigro oppure Silvestri e Bucolo che appartengono alla vecchia guardia. Peraltro molti di loro sono stati scelti direttamente dal tecnico, che quindi li conosceva già”.

Lo Monaco, però, condivide nel complesso la vibrante protesta messa in atto dai tifosi dopo l’1-5 con la Casertana: “Avevo detto alla squadra che forse soltanto qualche tifoseria di serie A avrebbe continuato ad applaudirli per tutto il secondo tempo del match con il Matera dopo avere incassato cinque reti in un tempo. Considerato che questo scempio si è ripetuto dopo pochi giorni le proteste sono legittime”.

Il patron dell'ACR Messina sugli spalti del San Filippo
Il patron dell’ACR Messina sugli spalti del San Filippo

Confermata, inoltre, la politica di riduzione del costo dei tagliandi, che ha portato già all’abbassamento dei prezzi per la gara con il Lecce: “Lo avevamo fissato a 20 € perché a campagna abbonamenti aperta fosse evidente il risparmio garantito dalle tessere annuali, con le quali si può seguire una singola gara al costo di 7 €. Adesso lo abbiamo abbassato a 15 ed in futuro non escludiamo di ridurlo ancora. Potrei perfino fissare un prezzo simbolico, ma sono sicuro che la piazza continuerà a rispondere timidamente. Sono deluso anche dalle risposte degli esercenti, che avrebbero dovuto sostenersi maggiormente. Al momento il supporto del territorio non è da C unica ma da D”.

L’ex dirigente di Catania e Genoa si attende adesso una reazione: “Nel calcio si può perdere ma non con quelle modalità. Il calendario non ci aiuta, dal momento che affronteremo Lecce e Juve Stabia, ma quello che mi aspetto è una risposta d’orgoglio del gruppo. Sappiate che ci attende una stagione di sofferenza. La salvezza arriverà magari soltanto in extremis, all’ultimo minuto dell’ultima gara, ma noi lavoriamo per quell’obiettivo. Il mio è stato un atto d’amore perché non c’è alcun progetto ambizioso che potrà essere realizzato senza un adeguato supporto – ha chiosato – Dopo 43 anni di calcio ho intrapreso quest’avventura consapevole delle risposte che potenzialmente questa piazza avrebbe potuto garantire. Spero di non dovere incassare ulteriori delusioni”.

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