Terzo impegno in otto giorni all’orizzonte per la Casertana, che domenica sarà di scena al San Filippo contro un Messina voglioso di riscatto dopo i passi falsi con Matera e Paganese. Il tecnico Angelo Gregucci ha fatto il punto dopo il recente successo con il Cosenza, seguito a quello nel derby con la formazione di Cuoghi. Una doppia affermazione che ha compensato la delusione per l’avvio al piccolo trotto, con appena due punti all’attivo dopo le tre gare con Reggina, Aversa Normanna e Juve Stabia. “Paradossalmente all’inizio del campionato siamo stati belli da vedere, ma non abbiamo raccolto quasi nulla. Le buone prestazioni sono rimaste quindi fini a sé stesse. Contro il Cosenza, pur faticando, si è vinto grazie al cuore, che è fondamentale in questa categoria. Possiamo fare meglio, puntando ad avere ad esempio maggiore qualità dagli esterni e portando gli attaccanti ad uno stato di forma ottimale”.
L’ex tecnico di Lecce e Reggiana, che è stato anche collaboratore tecnico del Manchester City di Roberto Mancini, non nasconde la fatica per le gare ravvicinate: “In questa settimana sono previsti tre incontri e noi abbiamo collezionato sei punti nelle prime due gare, ma sappiamo di dover migliorare tante cose. Non è neanche facile prepararle con così poco tempo a disposizione. A Pagani si poteva fare qualcosa in più al di la della vittoria, ma la formazione di Cuoghi ha poi battuto il Messina, a dimostrazione che si tratta di un campionato difficile. Anche il Savoia, che sembrava in difficoltà, ha bloccato in casa il Lecce, che è molto quotato”.
Al San Filippo non vi saranno ben cinque indisponibili: Marano, Agodirin, Mancino, Mattera e Cruciani. Proprio i dirottamenti in tribuna di Mancino, Diakitè ed Alessandro non sono passati inosservati, ma per Gregucci il curriculum non è preponderante su altri fattori, tutt’altro: “La qualità presunta non porta punti. Dobbiamo vederla sul campo. Servirà lo spirito di squadra per conquistare vittorie, migliorando ovviamente la qualità del gioco. In questa categoria bisogna sempre combattere e la condizione atletica è importantissima”.