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Messina

Massimo De Domenico nominato delegato della Figc messinese per il settore giovanile

Dirigente federale delegato del presidente della Figc di Messina con delega al settore giovanile e scolastico. E’ questo, in buona sostanza, l’incarico attribuito dal presidente provinciale La Cava a Massimo De Domenico. L’ex presidente del defunto Riviera torna quindi in pista, ma stavolta non più da dirigente di società ma bensì sull’altra sponda, ossia in qualità di rappresentante della Federcalcio. “Curerò tutto quanto riguarda i campionati provinciali Giovanissimi ed Allievi– sono le sue prime parole -. L’esperienza da dirigente di società mi tornerà utilissima. Spero di poter affrontare i problemi conoscendoli da entrambi i punti di vista, per cui potrò dire di sapere ciò di cui parlerò allorquando mi dovrò interfacciare con un dirigente di societaà. Sono stato designato dal Presidente della Federazione di Messina, il Dott. Leonardo La Cava, che ringrazio per la fiducia che ripone nella mia persona, evidentemente con il benestare della dirigenza regionale”.

A proposito di dirigenza regionale, negli scorsi mesi hai attaccato a più riprese il presidente Morgana, con riferimento alla qualità della classe arbitrale. Il fatto che, malgrado le tue critiche, abbia comunque dato l’”ok” alla tua nomina come lo interpreti?

Massimo De Domenico, nuovo delegato provinciale giovanile ai tempi del Riviera (scatto di R.S.).
Massimo De Domenico, nuovo delegato provinciale giovanile ai tempi del Riviera (scatto di R.S.).

“Probabilmente perchè, nei 10 anni di militanza da dirigente di società, ho messo sempre il calcio prima di qualunque cosa, anche della mia società. Questo sport è un patrimonio da salvare, e non una scusa per sfogare la  propria insoddisfazione. Quando ho criticato il sistema-calcio, l’ho fatto sempre in maniera costruttiva e pensando al bene di questo sport che deve tornare ad essere un fattore di aggregazione e non di divisione; di lealtà, di valori morali e di rispetto per l’avversario. Non certamente di violenza, soprusi o razzismo”.

Hai già stilato un’agenda di lavoro?

“Il calcio a livello giovanile deve subire un inversione di rotta, sia la Lega che le società si devono rendere conto che prima viene il divertimento e poi  la vittoria. Si gioca sempre per vincere ma bisogna sempre essere leali ed onesti, rispettando le regole che vengono imposte. Furbetti di turno non ce ne devono essere perchè tutti facciamo sacrifici, dai dirigenti federali ai presidenti e dirigenti di società. Ed infine anche i ragazzi che sudano tutta la settimana, e la domenica vogliono giocare una partita leale e rispettosa delle regole”.

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