Già in estate è stato subito designato come l’erede di Ferreira, assoluto trascinatore del Messina nel passato torneo. Vincenzo Pepe, in gol a Pontedera in Tim Cup nell’esordio ufficiale dei giallorossi, è stato però in quest’avvio di campionato frenato da un problema fisico. I tifosi peloritani scalpitano per vedere le giocate di qualità del centrocampista offensivo. “Non sono al 100% – ammette – ma sto lavorando giorno dopo giorno per migliorare dal punto di vista della condizione e per fare insieme ai miei compagni ciò che ci chiede il mister. Del paragone con Ferreira ho già sentito parlare quest’estate: posso solo rivolgergli i complimenti per quello che ha fatto e affermare che cercherò di dare una mano alla squadra. Conoscevo già i movimenti di Grassadonia per averlo avuto in passato come allenatore”.
L’ex della Pro Vercelli chiarisce poi circa la sua posizione preferita in campo: “Posso agire sia da esterno nei tre d’attacco che a centrocampo, come avvenuto proprio con Auteri a Nocera. Parto dunque da mezzala per poi andare a sostegno delle punte. Grassadonia e Auteri sono due ottimi allenatori, ma ognuno vede il calcio a modo proprio. Nei movimenti da seguire e nelle giocate, con un centrocampo a tre, i loro modi di interpretare il gioco sono infatti totalmente differenti”.
Auteri lo ritroverà adesso da avversario alla guida del Matera, con l’auspicio di poter festeggiare il primo successo casalingo del torneo. “Sabato affronteremo un’ottima squadra. La società lucana ha investito molto sul mercato, ingaggiando giocatori di categoria superiore. Con la Lupa Roma siamo partiti forte, ma bisogna tener conto che ci sono anche gli avversari in campo e i capitolini hanno collezionato sin qui due vittorie, oltre al pari del San Filippo. In quella partita potevamo raccogliere qualcosa in più, ma potevamo anche perderla”.
A chi gli chiede se la Lega Pro stia stretta ad un giocatore del suo calibro risponde: “Ognuno raccoglie quello che merita. Ho giocato in B per due anni di fila ad Avellino e Salerno, collezionando un buon numero di presenze. A Siracusa abbiamo vinto un torneo di Prima Divisione sul campo, perdendolo soltanto a causa della penalizzazione. Nel calcio, purtroppo, ci sono delle annate storte. Magari si torna in Lega Pro per poi ritrovare la B in futuro”.
Chiusura sulla sbornia da derby e sul crescente feeling con la piazza: “Avevamo entusiasmo anche prima del derby, ma quella vittoria ha fatto aumentare l’autostima. Non eravamo brocchi prima, nè siamo fenomeni adesso. Si lavora bene, c’è un grande gruppo ed un mister molto bravo. Dobbiamo essere noi a trascinare i tifosi, sperando che possano seguirci allo stadio sempre più numerosi”.