Dopo nove anni il Messina è tornato a vincere un derby a Reggio Calabria, di fronte a 10.000 spettatori. Al “Granillo”, venerdì sera, era presente anche il sindaco Renato Accorinti mentre il nuovo primo cittadino reggino sarà eletto soltanto nelle prossime settimane. Tutto è filato per il verso giusto. È stata una festa dello sport, oltre che un bellissimo segnale di civiltà offerto dalle due città.
“Finalmente” dice il primo cittadino. “Sono stato presente ad un’autentica festa. Servivano dei segnali di continuità ad un percorso già avviato, che si basasse sulla cultura straordinaria del mondo dello sport. Dobbiamo essere uniti in tutto, anche se poi sul campo si è divisi ed ognuno vuole vincere, ma sempre nell’ambito del gioco. Messinesi e reggini hanno dimostrato che si può fare sport senza violenza”.
Le due città dello Stretto restano però scollegate, dopo le ore 19 del venerdì e per tutto il week-end, quando non sono più a disposizione né aliscafi né la metromare. Soltanto la disponibilità in extremis di sei autobus dell’Atam ha consentito ai tifosi giallorossi di poter giungere allo stadio e ritornare poi immediatamente a Villa San Giovanni, sopperendo alle carenze nei trasporti, smascherate dalla trasferta affrontata da un migliaio di messinesi.
“È una battaglia che stiamo facendo al Ministero, cui abbiamo rivolto una richiesta ben precisa – rimarca Accorinti – La continuità territoriale farebbe cambiare la vita del popolo dello Stretto. Dobbiamo passare da Reggio a Messina e viceversa a costi più bassi e competitivi. Ne abbiamo diritto, così come avviene a Venezia o in Sardegna. Una questione importante, che peraltro va di pari passo all’ordinanza anti-tir, contro la quale la Caronte ha presentato un nuovo ricorso”.
Un provvedimento che in estate ha suscitato polemiche, trovando piena attuazione dopo la riapertura del Porto di Tremestieri: “Sono migliaia i mezzi pesanti che ormai non transitano più in centro città, con l’esclusione di quelli della Cartour da Salerno. C’è poi chi fa il furbo e continua a passare quando non potrebbe farlo e non a caso la Polizia Municipale sta continuando a sanzionarli. Siamo attenti sul tema, la vita della gente ci sta a cuore”.
Accorinti assicura infine che la flotta pubblica non è destinata a restare un sogno e che entro la fine della sindacatura proverà ancora a riproporla: “Non è un progetto che abbiamo abbandonato. Ci stiamo lavorando, gli studi stanno arrivando a termine e poi ci metteremo tutto l’impegno economico possibile”.