Nel pre-gara con la Reggina a parlare è soltanto il patron del Messina Pietro Lo Monaco, mentre staff tecnico e squadra sono rimasti in silenzio, per preparare al meglio il derby: “Preferiamo che a parlare sia soltanto la società, i ragazzi restano concretati ed evitano di fare dichiarazioni che magari potrebbero essere strumentalizzate”.
Il massimo dirigente peloritano è tornato a parlare dello spostamento del match: “Non ho reagito all’annuncio dell’anticipo da parte della Lega Pro perché cosa avrei dovuto aggiungere? Avrei dovuto ritirare la squadra dal campionato per ripicca? Questo è il paese dei balocchi: il calcio in Italia non è più competitivo, è in assoluto decadimento. Gli stadi sono super-corazzati ma fatiscenti ed inadeguati. Però siamo i numeri uno al mondo per pre-filtraggi e tornelli. Ricordo quando al Maracanà ho assistito dal vivo a Fluminense-Boca, brasiliani contro argentini, e non vi era un solo problema di ordine pubblico nonostante il tutto esaurito. Questa partita doveva essere giocata domenica alle 18 con la luce naturale. Invece tutte le norme ed il decreto che vieta la disputa di match a rischio in notturna sono stati ignorati, peraltro all’ultimo minuto utile. Secondo il Prefetto nei cinque giorni di festa non si poteva giocare ed il venerdì peraltro è più delicato della domenica. Non capisco quale testa fenomenale ha pensato una cosa del genere”.
Secondo Lo Monaco la scelta è stata dettata principalmente dalle questioni legate al palinsesto varato quest’anno a Firenze: “La realtà è che hanno inciso le televisioni: era l’unico giorno disponibile per Sportube, che peraltro allontanerà ulteriormente il pubblico dagli stadi. In fase di redazione dei calendari la Reggina avrebbe dovuto segnalare eventuali eventi cittadini in contrasto con la gara: o la Lega o la società sono state superficiali. Ormai è andata, noi giochiamo, però quello che è successo è lo specchio del calcio in Italia, alla faccia di quello che vuole Lotito, il vero presidente, che vorrebbe cambiare il tutto. La tv è venuta prima delle esigenze dei tanti tifosi che si erano già organizzati per la trasferta domenicale. E’ una stortura pazzesca, anche perché noi non abbiamo contezza degli eventuali introiti, quando invece i bilanci preventivi erano fondamentali per potersi iscrivere. Anche Foti comunque ha subito la decisione: non c’era possibilità di spostare il derby”.
Tra gli argomenti di discussione anche l’elezione del nuovo presidente della Federcalcio: “Tavecchio ed Albertini a mio avviso erano inadeguati per la programmazione ed il rilancio del pallone italiano e non parlo della Nazionale. Ogni anno scompaiono 7-8 club di C ed anche in B sono in tanti alla canna del gas. Perfino in A, tolte alcune realtà virtuose, sono quasi tutti in default. Lotito sostiene che in otto mesi cambierà tutto: bene, attendo fiducioso…”.
Una battuta anche sul comunicato emesso dalla Questura di Reggio Calabria, che ha evidenziato l’assenza di treni speciali o pullman per la trasferta: “Per il signor Prefetto a Messina c’erano tanti problemi con la Lupa Roma, che pure partiva senza tifosi al seguito. Dopo essersi preoccupato per quella gara credo che adesso dovrebbe occuparsi di questo argomento. Alle undici di sera, al termine di una gara che non sappiamo ancora come finirà, ci saranno mille tifosi messinesi sparsi per Reggio Calabria… Ditemi voi se è normale”.