Ettore Lagomarsini è tra i punti fermi del Messina che prepara il prossimo torneo in Lega Pro unica. Al suo terzo anno in riva allo Stretto il numero uno giallorosso, dal ritiro di Camigliatello Silano, chiarisce aspettative ed obiettivi in vista di una stagione che si preannuncia davvero stimolante: “Mi aspetto un campionato di alta classifica, perchè siamo una squadra competitiva, rappresentiamo una grande piazza e non vogliamo rimanere nell’anonimato”.
Quali potrebbero essere le rivali più accreditate ? “Se comporranno i gironi seguendo il criterio geografico troveremo tutte squadre accreditate. Non riesco a pensare ad una formazione non competitiva in un ipotetico girone meridionale. Sulla carta Catanzaro, Lecce, Benevento e Salernitana sono le più forti, ma sarà comunque un raggruppamento di altissimo livello, perchè anche altre compagini come il Foggia, la Casertana o la Juve Stabia non staranno sicuramente a guardare. Saranno tutte partite belle da giocare e spero da vincere”.
La difesa è stata notevolmente ringiovanita alla luce delle partenze di Ignoffo, D’Aiello e Cucinotta. Quali le prime valutazioni ? “Sono arrivati dei giocatori giovani e di spessore. Mi ha impressionato Enrico Altobello: è giovane, ma già con tanta esperienza”.
Tra i riconfermati c’è il tuo vice Iuliano: quale la caratteristica che speri di mutuare da un compagno così esperto ? “Rino ha una grossa esperienza e sa gestire bene i tempi in partita. E’ una cosa fondamentale che devo imparare, infatti lo guardo sempre quando facciamo le amichevoli e le esercitazioni. Anche nei rinvii e nella gestione della palla è molto bravo. Insomma, con un portiere cosi forte ho solo da apprendere”.
In gruppo anche due giovani portieri: l’albanese Hokxaj e lo juventino Gagliardini. Ce li presenti ? “Hokxaj è un ragazzo classe ’96 che si è aggregato a noi dal settore giovanile. Deve lavorare tanto, ha dei grossi margini di miglioramento. Sta a lui dimostrare quanta voglia ha di apprendere. Gagliardini non lo conoscevo, però si vede che viene dalla primavera della Juventus. L’anno scorso ha militato in Seconda Divisione, quindi ha già maturato una certa esperienza. E’ un giovane con una grande strada davanti”.
Organico stravolto ma tecnico confermato: quanto è importante ripartire da Grassadonia ed il suo staff ? “Quando una squadra fa bene ripartire dagli stessi concetti e dallo stesso staff crea questa sorta di continuità. Un aspetto importante sia sotto il profilo fisico che morale. È dunque fondamentale ricominciare da dove avevamo lasciato”.
Nella prossima Lega Pro unica ci saranno tante sfide stimolanti: quale quella che non vedi l’ora di giocare ? “Senza dubbio il derby con la Reggina”.