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Festa grande a Parigi, a Mastromarco e nel Salone delle Bandiere del Comune

Come un grande risultato calcistico, il successo di Vincenzo Nibali è stato celebrato in Francia dagli italiani che vivono a Parigi, da familiari, amici, tifosi ed appassionati che hanno raggiunto la capitale transalpina per festeggiare, a Mastromarco, patria adottiva nella quale è stato consacrato definitivamente il suo talento, ed ovviamente a Messina, la sua città natale. Una vittoria storica, senza precedenti, che sarà difficile eguagliare, celebrata da un centinaio di appassionati che hanno colorato di giallo il Salone delle Bandiere del Comune, peraltro per ore in collegamento con la Rai, che ha inviato una troupe capeggiata da Roberto Gueli.

Il bacio tra Vincenzo Nibali e la moglie Rachele
Il bacio tra Vincenzo Nibali e la moglie Rachele

“Per noi essere qui a Parigi è un’emozione incredibile, che non si può descrivere. Vincenzo da bambino era vivace; poi è cambiato tantissimo, grazie alla bici, che lo ha calmato. Un leader? Sì: anche quando non vinceva era sempre protagonista. Poi, le sue vittorie sono arrivate gradualmente e dopo tanti, tanti sacrifici”. Così, ai microfoni di RaiSport, mamma Giovanna. Con lei anche la moglie del ciclista messinese, Rachele: “È una soddisfazione per tutta la famiglia e soprattutto per Vincenzo. Un sogno che si realizza: lui ha pedalato tanto e merita questo successo”.

“Sono molto felice per mio fratello, anche se mi dispiace non essere anche io a Parigi. A Messina c’è grande gioia ed euforia, siamo tutti contenti per Vincenzo. Sapevo di avere un fratello numero uno al Mondo. E’ sempre stato così, dritto sui pedali e concentrato sui suoi obiettivi. La vittoria più bella? La prima a questo Tour, quando ha anche indossato la maglia gialla. Lì abbiamo capito che poteva vincere” ha detto invece la sorella Carmen, che ha seguito l’ultima tappa dal Municipio di Messina.

Tra i più commossi, ai microfoni Rai, il massaggiatore di Nibali, Michele Pallini: “Penso che quest’anno la festa sarà privata e tranquilla. La sofferenza l’abbiamo lasciata a ieri e oggi sarà solo gioia”.

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