La N.F.C. Orlandina Calcio si è regolarmente iscritta al prossimo torneo di Serie D, il secondo consecutivo, anche a dispetto di qualche prima nube che si era addensata intorno al sodalizio della ridente cittadina costiera nebroidea.
Alla fine il presidente Massimo Romagnoli ha quadrato il cerchio societario introducendo in società imprenditori e politici di altre zona della Sicilia, ma non riuscendo a rompere un certo scetticismo presente nella comunità di Capo d’Orlando che pur non disdegnando la passione per il calcio, si conferma principalmente innamorata del basket con l’Upea ad un passo dall’atteso ritorno in Serie A, e l’ambiziosa Costa d’Orlando che compie un doppio salto iscrivendosi nella Serie C della palla a spicchi.
In vero, non sono mancati neppure gli ambiziosi proclami del presidente Romagnoli che, dopo una salvezza conquistata con qualche patema di troppo appena pochi mesi addietro, è tornato a sognare il traguardo della Lega Pro per il club paladino. Parole tuttavia che non sembrano infiammare la piazza, anzi c’è chi teme il confronto diretto con le due “vicine di casa” Tiger Brolo e Due Torri, con molti ex dal dente avvelenato.
Grandi aspirazioni, ma altrettanto grande è la discontinuità con il passato. I quadri sociali sono stati stravolti con l’arrivo di dirigenti esterni slegati dal territorio ed addirittura per la conduzione tecnica si è scelto un duo che già tanto fa parlare con l’etneo Santo Mazzullo (ex Isernia e Licata) che affiancherà Viktor Pasulko, 53enne ex nazionale URSS, con trascorsi in panchina tra Moldavia, Kazakhistan, Uzbekistan e Azerbajian.
Il nuovo organigramma dirigenziale si compone con il direttore generale Paolo Arcivieri, il direttore tecnico Nello Spampinato, il direttore sportivo Sergio Paradiso. Rinnovato anche lo staff tecnico: due preparatori atletici, ed uno dei portieri. Dopo aver programmato il ritiro in Germania, e poi presso il centro sportivo di Torre del Grifo, alla fine la squadra si ritroverà in sede per avviarsi ai primi impegni stagionali in Coppa.
Attivismo su mercato manifestato con uno spiccata “esterofilia” con diversi elementi ingaggiati in arrivo dalle serie minori tedesche quasi a confermare il pedigree imprenditoriale e politico di Romagnoli, eletto alla Camera dei Deputati nella circoscrizione estera nella “breve” XV Legislatura, poi candidato in altre e molto attivo all’estero nelle sue attività.
Dalla Germania arriveranno il portiere polacco Matheo Babienczko, i difensori Andrew Sinkala (Zambia, trascorsi anche al Bayern Monaco) e Baldo Di Gregorio (1984), poi i centrocampisti Nozomu Nonaka (Giappone) e Abdelkader Maouel (origini algerine), e l’attaccante Marco Quotschalla.
Al momento l’unica riconferma riguarda l’estroso esterno offensivo Mincica ed a breve potrebbe arrivare quella del giovane portiere Galipò. In stallo ancora i ritorni dei centrocampisti Privitera e Maresca. Un “ritorno” ci sarà a distanza di un anno e mezzo quello dell’interno palermitano Giacomo Pallone nel mentre transitato da Tiger, Due Torri e Serradifalco.
Fin qui il mercato “nostrano” ha portato in ultimo l’attaccante Nicola Pestorino (1986, ex Isola Liri) ed il difensore ghanese Kofi Takyi (1993, lo scorso anno prima a Ragusa e poi al Giulianova), ed in precedenza erano arrivati i centrocampisti Antonino Lo Nardo e Giuseppe Guarnera, i difensori Alberto Castorina (1993) e Camillo Di Mauro (1995), e l’attaccante Alessio Raimone (1995). Con loro promossi in prima squadra anche tre giovanissimi locali della formazione “allievi” di mister Galbato: Catena, Di Bella e Ferrarotto.
All’ossatura della squadra mancherebbero quei tre elementi di spessore che mister Pasulko avrebbe richiesto per puntare alla vittoria del torneo. In fase di presentazione il presidente Romagnoli ha detto che la squadra costerà il 30% in meno e renderà il 150% in più della precedente.
Ad alimentare i dubbi, però, non sono solo le “bizzarre” scelte fin qui operate, ma anche una recente spirale di polemiche innescate dall’uscita su un noto social network dall’attaccante Gennaro Marasco, decisivo per la conquista della salvezza, che ha espresso il disagio per le promesse non mantenute e gli accordi non ancora onorati. Un caso però che non appare isolato con diversi elementi della passata stagione, oltre che alcuni fornitori, che ancora attenderebbero di essere saldati e pronti alle vie legali.