A fare il punto sul mercato del Messina è il direttore sportivo Fabrizio Ferrigno, che abbiamo contattato al rientro dall’ennesima missione milanese. Il dirigente è entusiasta per come si sta muovendo la società, capace in particolare di convincere al declassamento in C il croato Bjelanovic: “Ormai vi abbiamo abituato a sessioni piuttosto intense. La città di Messina e la tifoseria d’altronde meritano questo ed altro. Abbiamo definito otto operazioni davvero importanti. Sasa giocava in B ed il suo nome è altisonante. Per noi è stato un grosso sacrificio economico, perché abbiamo sforato il nostro consueto budget. Lo volevamo già a gennaio: non ci siamo riusciti allora, ci abbiamo riprovato e lavorando bene abbiamo ottenuto il suo sì. A 35 anni ha ancora tanta voglia di rimettersi in gioco”.
C’è grande curiosità per gli altri due stranieri appena tesserati: “Temporini è un centrale difensivo, un ’92 che avrà bisogno di un po’ di tempo per ambientarsi, come il venezuelano Paez, un esterno offensivo. È inevitabile quando si cambiano nazione ed abitudini, per approdare poi in un torneo duro e molto fisico come quello di Lega Pro. Possono darci una grossa mano”.
Vi sono poi tre giovani in rampa di lancio, di cui si dice un gran bene: “Benvenga lo avevamo cercato già a gennaio. Al pari di Izzillo ed Esposito aveva un grande mercato. Per soffiarli alla nutrita concorrenza sfrutto il biglietto da visita che è rappresentato da una proprietà molto conosciuta e da una piazza come Messina, affamata di grande calcio, come il suo pubblico. Qui ci si sente direttori ed allenatori di serie superiore e lo stesso accade con i calciatori: quando c’è da scegliere tra più opzioni finiscono spesso con il preferire noi. È stata dura ma sono orgoglioso di averli convinti”.
C’è poi un altro volto noto, che insieme a Bucolo rappresenterà l’anima del nuovo centrocampo: “Nigro lo abbiamo affrontato tante volte da avversario. Già in D ho avuto un incontro congiunto con lui e suo cugino Maiorano: riuscimmo ad ottenere il sì soltanto di Stefano mentre lui rimase alla Paganese in Prima Divisione. Ci abbiamo riprovato a gennaio ma per un soffio approdò al Rimini. Abbiamo un grande rapporto professionale con Elio: ci siamo sentiti spesso ed alla fine se insegui per tanto tempo un calciatore alla fine ce la fai a convincerlo. Su di lui facciamo molto affidamento, perché ha personalità e conosce la categoria. Può essere un leader, perché mette l’anima in campo. Sarà il mister a decidere se utilizzarlo soltanto a centrocampo, al centro della retroguardia o anche da esterno difensivo, come fece con l’Ischia”.
L’ottava operazione in entrata è stata rappresentata dall’innesto di Altobello: “È stato difficilissimo, perché era praticamente in mano alla Salernitana. Glielo abbiamo soffiato all’ultimo istante e la volontà del calciatore in tal senso è stata determinante. Ho sfruttato la lunga amicizia che mi lega al suo procuratore, Romualdo Corvino: il padre Pantaleo (ex direttore sportivo della Fiorentina, ndc) d’altronde lo conosco dai tempi di Casarano e quindi dal lontano 1993. Gli altri sette neo-acquisti arrivano a Messina a titolo definitivo, mentre lui è in prestito dal Parma e posso dirvi che è stato difficile anche soltanto ottenerlo fino a giugno perché i ducali puntano tantissimo su di lui”.
Nell’agenda di Ferrigno ci sono adesso l’incontro con “Re Giorgio” e la definizione di qualche altro acquisto. Il ds non si sbilancia: “Posso dirvi che entro venerdì ci saranno altre novità. Corona siglerà il nuovo contratto e prolungherà il suo rapporto con noi. Arriverà qualche altro volto nuovo ma in ottica mercato abbiamo tempo fino al 31 agosto (da quest’anno peraltro sarà possibile depositare i contratti dei nuovi acquisti fino alle ore 23 dell’1 settembre, ndc). Non abbiamo fretta: meglio aspettare qualche giorno in più e scegliere i calciatori ponderando al massimo le esigenze del tecnico ed evitando follie in termini di budget. La squadra ovviamente va ancora completata, ma siamo contentissimi di quanto fatto fino ad ora. Alla rosa della prima squadra saranno aggregati poi un po’ di giovani della formazione Berretti”.
Qualche elemento della vecchia guarda potrebbe ancora cambiare maglia: “Silvestri lo cederemo soltanto a club di serie B, mentre alle squadre di Lega Pro che si sono interessate abbiamo già detto no. La Salernitana ci ha chiesto De Bode ed a breve chiuderemo l’operazione in un senso o nell’altro. Ho sentito Guerriera, Quintoni e Cucinotta, perché restiamo legati a questi ragazzi e gli stiamo cercando una sistemazione. Antonio in particolare dovrebbe accasarsi al Rimini. Non rientrano più nei nostri piani tutti gli altri, da Squillace e De Vena (rispettivamente di proprietà di Catanzaro e Viareggio, con i toscani che sono però a rischio iscrizione, ndc)”.
Tra i prossimi obiettivi la designazione di un vice-Lagomarsini e di un’altra punta: “Iemmello vuole restare in B e difficilmente scenderà di categoria. Calvano è davvero un bel giocatore ma non lo abbiamo mai trattato (la Pistoiese, che aveva già anticipato il Messina nella corsa al talento della Roma Ciciretti, ne ha appena ufficializzato l’acquisto, ndc). Leuci e Testa sono due ottimi portieri, ma stiamo valutando anche altri nomi in quel ruolo”.