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Beghetto: “Paez ha qualità importanti. A Treviso ci fermò la burocrazia”

Il venezuelano Gustavo Andrés Paez Martinez (nella foto in alto in posa subito dopo lo sbarco in riva allo Stretto) è il primo acquisto formalizzato dal Messina nella tranche estiva di calciomercato. La società peloritana è riuscita a definire un’operazione alla quale in passato avevano dovuto rinunciare i trevigiani dell’Union Quinto. E proprio ad una bandiera del Treviso, l’ex attaccante Luigi Beghetto, che con i biancocelesti ha collezionato addirittura 163 presenze tra serie A e B, abbiamo chiesto di ripercorrere le tappe del primo arrivo in Italia del promettente Paez: “Per onestà intellettuale tengo ad evidenziare che non fu una mia scoperta. Ci venne sottoposto da alcuni osservatori e sul campo, tre anni fa, abbiamo potuto appurare che il ragazzo aveva delle qualità importanti. Se consideriamo che si tratta di un classe 1990 è ovvio che nel 2011, a 21 anni appena compiuti, poteva rappresentare un investimento ancora più significativo rispetto ad oggi”.

L'ex bandiera del Treviso Luigi Beghetto
L’ex bandiera del Treviso Luigi Beghetto, che da direttore sportivo dell’Union Quinto non riuscì a formalizzare il tesseramento del neo giallorosso Paez

Beghetto è attualmente responsabile delle affiliazioni nel settore giovanile dell’Hellas Verona, una delle società in maggiore ascesa a livello nazionale. All’epoca, da direttore sportivo dell’Union Quinto, non riuscì però a formalizzare il tesseramento di Paez, che pure aveva attirato l’attenzione di svariati club di categoria superiore: “Purtroppo la burocrazia non facilita la contrattualizzazione dei minorenni o dei ragazzi appena divenuti maggiorenni. Rimase con noi per quattro mesi ma poi non riuscimmo in alcun modo a tesserarlo ed a farlo esordire. Un vero peccato perché in quel lasso di tempo svariate società professionistiche si interessarono a lui: dal Catania di Lo Monaco al Modena ed al Vicenza, con cui sostenne anche un provino di una settimana. Se quell’anno fosse stato tesserato sarebbe poi potuto divenire un comunitario ed a quel punto avrebbe magari potuto accasarsi in una società di serie B”.

Adesso ha peraltro ottenuto il passaporto italiano. Esterno destro offensivo, è in possesso di doti di assoluto rilievo, che già all’epoca sorpresero Beghetto: “È sicuramente un elemento di prospettiva, anche se non ne ho più seguito la crescita. Di certo tre anni fa, pur non essendo particolarmente strutturato dal punto di vista fisico, mise in mostra numeri di assoluto spessore. Alle innegabili doti tecniche aggiungeva rapidità d’esecuzione, colpi pregevoli ed un’ottima velocità. C’entrava poco con quella categoria. L’impossibilità di tesserarlo ci ha costretto a rinunciare a lui, speriamo possa mettersi adesso in luce a Messina”.

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