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È scontro tra Lo Monaco ed Accorinti, ma la frattura è sanabile con il dialogo

La notizia della riapertura dello stadio San Filippo a quei grandi eventi che ormai da un lustro Messina non riesce più ad ospitare ha originato uno scontro inatteso, impronosticabile fino a ieri, tra la proprietà dell’ACR ed il Comune.

Maestranze al lavoro per l'allestimento del palco che nel 2010 ospitò Ligabue: da allora San Filippo non più sfruttato per simili eventi
Maestranze al lavoro per l’allestimento del palco che nel 2010 ospitò Ligabue: da allora San Filippo non più sfruttato per simili eventi

Nei giorni scorsi la società ha regolarmente inoltrato la domanda di iscrizione al prossimo torneo di C unica, anche grazie ai documenti prodotti dall’Amministrazione e dalla Commissione di Vigilanza prefettizia. Il club ha incassato infatti la certificazione dell’agibilità della struttura e la piena disponibilità al suo utilizzo, fino al settembre del 2015. Tanto che a Firenze il Messina ha già incassato un informale benestare, mentre nove società sono già a rischio e bene che vada inizieranno la stagione con una penalizzazione sul groppone.

Martedì sera però Palazzo Zanca, che vive tempi di austerity con lo spettro del dissesto economico che incombe dietro l’angolo, ha accettato l’offerta di un’azienda privata, pronta a riportare due big della musica italiana come Vasco Rossi e Jovanotti in riva allo Stretto, a fronte di un versamento di circa 50.000 €. A tanto ammonta infatti il corrispettivo che sarà riconosciuto all’Amministrazione per l’organizzazione dei due concerti, l’allestimento e la messa in sicurezza del palco. L’azienda catanese che si è assicurata la concessione è la “Musica da Bere” di Carmelo Costa, che è anche vice-presidente nazionale di Assomusica (l’Associazione Italiana Organizzatori e Produttori Spettacoli di Musica dal vivo) e ha organizzato con l’ex presidente dell’ACR Messina Lello Manfredi svariati concerti tra il 2007 ed il 2010, quando al San Filippo si esibirono proprio il “Blasco”, Jovanotti e Ligabue.

Il sindaco Renato Accorinti tra i tifosi nel giorno della promozione
Il sindaco Renato Accorinti tra i tifosi nel giorno della promozione

La reazione di Pietro Lo Monaco è stata prorompente e ricorda quelle del Catania quando l’Amministrazione etnea prospettò l’ipotesi di organizzare dei concerti al “Massimino”. Con ogni probabilità la proprietà del Messina teme eventuali danneggiamenti del manto erboso, anche se gli organizzatori si sono assunti l’onere dell’eventuale rifacimento del prato, nel caso in cui dovesse subire dei danneggiamenti, come era già avvenuto in occasione dei concerti organizzati quando la squadra era ancora gestita dalla famiglia Franza.

Il patron considera evidentemente un affronto il via libera concesso ai privati, che arriva dopo una stagione tormentata sul fronte dell’impiantistica. Nell’anno della promozione in serie D infatti il Messina utilizzò la struttura di Villafranca come quartier generale, al quale ha poi deciso di rinunciare. Quest’anno invece soltanto la rinuncia del Città di Messina e la disponibilità delle Istituzioni militari hanno consentito a stagione inoltrata di usufruire del XXIV^ Artiglieria. Nelle prime settimane invece la truppa di Catalano fu costretta a girovagare per i campi della provincia, da Santa Margherita a Taormina, mentre il settore giovanile è stato ospitato a Monforte San Giorgio e Giammoro.

A nostro avviso l’annuncio di un disimpegno è sinceramente eccessivo. Sarà sufficiente invece instaurare un costruttivo dialogo con le Istituzioni, simile a quello che ha già consentito di ottenere in tempo utile gli incartamenti necessari per l’iscrizione, che in altri lidi restano una chimera perfino per club di prima fascia.

Il patron dell'ACR Messina Pietro Lo Monaco sugli spalti del San Filippo
Il patron dell’ACR Messina Pietro Lo Monaco sugli spalti del San Filippo

L’organizzazione dei concerti oggetto del contendere potrebbe peraltro rappresentare una manna dal cielo anche per il Messina. Il completamento dei lavori di ricostruzione del muro, previsto già nei prossimi giorni, e gli interventi finalizzati ad un miglioramento della viabilità nell’area di San Filippo, che il Comune dovrà attuare per evitare una macroscopica figuraccia, assicureranno infatti il ripristino della capienza originaria, che attualmente è limitata a quota 6.900 posti.

Il ritorno di Vasco Rossi e Jovanotti, che in passato hanno richiamato decine di migliaia di spettatori a Messina, garantiranno un grande ritorno d’immagine ed un innegabile indotto, che rappresenta oro colato per una città al collasso, che ama piangersi addosso anziché rimboccarsi le maniche.

E nel periodo in cui lo stadio è stato concesso in gestione alla “Musica da bere”, compreso tra il 6 luglio ed il 6 agosto del 2015, l’ACR sarà con ogni probabilità fuori sede, per il ritiro precampionato. C’è un anno di tempo insomma per limitare al massimo i disagi ed assicurarsi il restyling di un San Filippo che le precedenti Amministrazioni e le proprietà passate avevano lasciato in un declino che sembrava inarrestabile.

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