Nel taccuino dei dirigenti del Messina ci sono anche nomi già valutati nel corso dell’ultima tranche invernale di mercato, che rivoluzionò il volto dell’undici giallorosso, protagonista sul campo di una scalata che lo ha condotto dal rischio di un declassamento tra i Dilettanti al primo posto nel girone B di Seconda Divisione ed all’approdo in C Unica dalla porta principale.
Nelle ultime ore è tornato infatti d’attualità il profilo del difensore Errico Altobello, di proprietà del Parma. Classe 1990, iniziò la carriera proprio nell’ACR, nella stagione 2009/2010, collezionando da under ben 26 presenze in D. Nell’ultima stagione la staffetta tra Bari, con le sue prime 13 apparizioni in serie B, e Savona, dove ha disputato 12 gare. Quella in Liguria ha rappresentato la sua terza avventura in Prima Divisione, dopo le esperienze con Portogruaro e Salernitana.
Originario di Cava dei Tirreni e quindi conterraneo del tecnico peloritano Gianluca Grassadonia, rappresenterebbe un autentico colpo di mercato, anche nell’ottica dell’eventuale adozione dell’età media da parte della Lega Pro. Con giovani di grandissima prospettiva come lui, Silvestri e Lagomarsini, il Messina risolverebbe già in partenza gran parte dei grattacapi che costringono tantissimi tecnici all’utilizzo della calcolatrice al momento della scelta della formazione titolare. Lo Monaco dovrà però convincere l’amministratore delegato del Parma Pietro Leonardi a concedergli un prestito. Su Altobello si è peraltro già fiondata la Salernitana.
Il club campano nelle ultime ore ha proposto la risoluzione del contratto che scadrà nel giugno 2015 all’attaccante Ciro Ginestra, corteggiato a lungo dal Messina nel gennaio scorso. Nativo di Pozzuoli, compirà 35 anni il prossimo 3 agosto. Per lui curriculum di primissimo piano, con 6 presenze in serie A nel Venezia, 125 apparizioni e 20 reti in B (14 delle quali con la divisa del Crotone), ben 268 gettoni e 108 marcature in C1 (la stagione più prolifica a Sorrento, 21 gol in 32 partite nel 2011/2012).
Due anni fa sbarcò a Salerno, trascinando i granata in Prima Divisione con 17 centri in 27 uscite. Grassadonia proverà a sfruttare il buon rapporto instaurato con il bomber, al quale però si sarebbe già interessata anche la Casertana, che non nasconde ambizioni play-off.
Nelle scorse settimane, ai nostri microfoni, il vice-presidente del Messina Niki Patti aveva prospettato la possibilità che alcune delle formazioni campane venissero dirottate in un girone differente. Una possibilità che avrebbe preso quota nelle ultime ore. Ai nastri di partenza vi sono infatti Salernitana, Juve Stabia, Benevento, Paganese, Casertana, Ischia e Savoia. Il Messina, a meno di clamorosi stravolgimenti, sarà sicuramente inserito nel girone C, il più meridionale.
Secondo “rumors” sempre più insistenti, Lotito e Mezzaroma vorrebbero evitare potenziali sfidanti di spessore e soprattutto il rischio di numerosi derby, che in virtù delle accese rivalità e delle politiche repressive degli organi di vigilanza, potrebbero essere disputati peraltro a porte chiuse. Motivo per il quale la dirigenza granata starebbe già valutando la possibilità di richiedere il dirottamento nel concentramento B, in cui incrocerebbe principalmente formazioni del centro Italia. Già l’estate scorsa la Salernitana chiese, senza fortuna, l’inserimento nel girone A di Prima Divisione.