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Flag Football: Coach Imbesi racconta le Black Matas

Il trainer dei Caribdes Messina parla della formazione femminile, da lui allenata, alla prima partecipazione ufficiale ad un campionato.

Prima di cominciare può spiegare in breve a chi non conosce la disciplina cosa è il flag football e le principali differenze con il football solito?

“Salve a tutti. Il flag football è una disciplina che nasce per dare la possibilità ad atleti giovanissimi, sia ragazzi che ragazze, di iniziare ad apprendere in età pre-adolescenziale le basi e i primi movimenti del football senza però alcun contatto e tantomeno tackle. Con il Flag quindi si salvaguarda la salute dei giovanissimi evitando i traumi che sono tipici del Tackle infondendo delle informazioni che in quella età rimarranno come un imprinting nel tempo. Le differenze con il Tackle sono tante. Innanzitutto nel primo non è previsto il contatto, mentre il secondo è uno sport in cui la forza fisica unita alla tecnica che lo fa divenire unico e insuperabile nel suo genere. Per via di questo concetto sono due sport distinti e separati”.

Le Black Matas  Messina
Le Black Matas Messina

Da ciò che ci ha detto sembra di capire che rispetto ad altri sport nel football c’è più rispetto per il gentil sesso visto che esiste una disciplina che permette anche alle ragazze di giocare senza rischiare infortuni o comunque di farsi male. Ce lo conferma? Il football è più aperto anche da questo punto di vista? E non squilibrato verso una sola direzione?

“In generale tutti gli sport sono per uomini e donne anche se viaggiano per campionati paralleli. Nel flag fino ai 13 anni ragazzi e ragazze hanno grosso modo le stesse caratteristiche fisiche, anzi negli under 13 spesso le ragazze sono più avvantaggiate da questo punto di vista poiché maturano prima fisicamente. In generale in Italia noi coaches prestiamo molta attenzione allo sviluppo dell’atleta. Si prova e si riesce a far giocare tutti. E’ ovvio che con l’aumentare delle categorie aumenta anche la selezione, ma in generale possono giocare tutti. Il punto è che il football, contrariamente a quello che si può pensare se si è dei profani, è molto di più un gioco di testa e tecnica che di forza fisica. Va da se che un atleta strepitoso con la testa a posto è sempre destinato alla vittoria ma un buon atleta ben allenato riesce a sconfiggere una superstar che gioca solo con le capacità che la natura gli ha dato. Le donne hanno una maggiore propensione all’attenzione e alla disciplina, elementi che stanno alla base del Football. Per questo in diverse circostanze sono superiori agli uomini”.

Veniamo finalmente a quello che meglio le compete: le black matas. Le sue ragazze sono alla prima partecipazione ad un campionato ufficiale, ma da quanto tempo è che ha preso radice l’idea di una squadra di “flag” a Messina? Quando allena i Caribdes o lo Black Matas è lo stesso o cambia qualcosa?

“La prima uscita delle Black Matas risale al 2012. Partecipammo al “Palio Bowl” per le attività giovanili. Di quella squadra però è rimasto solo un atleta. Per cui siamo ripartiti con un piccolo nucleo di 5 ragazze da Dicembre 2013. Nel breve cammino si sono aggregate altre atlete e qualche altra ha mollato. Il football non è uno sport per tutti dal punto di vista mentale. Va da se che abbiamo pochissima esperienza e una tecnica che abbisogna di qualche anno per essere perfezionata. Non saprei dire se il mio atteggiamento cambia se alleno i Caribdes o le Black Matas. Di certo ci metto il medesimo impegno”.

Il campionato non sta andando benissimo. Ci vuole intanto spiegare come è il format, non solo del girone ma anche della fase finale a livello nazionale?

“Non sta andando benissimo per gli standard calcistici o musicali in cui se vinci sei un Dio e se perdi hai fallito tutto oppure se vendi dischi sei un grande artista se non ne vendi non sei nessuno. Bisogna capire quali sono le vere forze in campo e i reali obiettivi. Noi siamo un gruppo di ragazze che hanno iniziato a muovere i primi passi 4 mesi fa in uno sport dove l’esperienza è fondamentale. Abbiamo affrontato nel nostro girone due Team che lavorano da oltre 4 anni e che vantano tra le loro fila diverse atlete della nazionale.  Abbiamo perso i primi 4 incontri ma questa cosa è del tutto normale nel Football. Ciò che importa è che in pochissimo tempo siamo riusciti nell’impresa di schierare una formazione perfettamente in grado di giocare a Football e credetemi non è cosa da tutti. Adesso ci aspettano altre 6 partite a Grosseto contro le squadre del Girone Nord. Anche li affronteremo avversarie blasonate e plurititolate come Linx, Pantere e Ranzide ma come già avvenuto nel girone Sud con Pink Elephants e Morrigans dovranno mettere in campo tutta la loro forza per superarci”. 

Balck Matas Messina 01Purtroppo le Black Matas sono sempre uscite sconfitte dalle partite che hanno giocato. Si aspettava che comunque la squadra non avrebbe subito portato a casa risultati almeno sulla carta? Poi appunto per quello che sta vedendo in campo può essere soddisfatto aldilà dei risultati?

“Io mi aspetto sempre di vincere e alleno le mie squadre solo per vincere. Il nostro sport è unico anche per questo. Naturale che conosco i nostri mezzi e so perfettamente che ci vorrà del tempo per raggiungere il livello delle altre squadre italiane. Noi siamo comunque ben preparati in funzione degli allenamenti che abbiamo potuto fare. Le nostre avversarie Siciliane secondo me sono arrivate alla piena maturazione sportiva che in un team ben allenato perviene in genere dopo 3 anni di attività. Sinceramente sono uno assai difficile da soddisfare. Sono molto esigente, tendo a guardare sempre avanti. Ovvio che se per un attimo mi giro indietro a guardare da dove siamo partiti e con quali mezzi, mi accorgo che abbiamo fatto tantissima strada in un tempo infinitamente breve. Sono curioso di vedere cosa faremo contro le ragazze del Girone Nord. A quel punto tireremo le somme”.

Chiudiamo con una panoramica e, perché no, un pronostico. Ci sono squadre che hanno già esperienza e che erano favorite per la vittoria finale? Per lei chi vincerà il campionato e pensa, entro qualche anno, di portare la squadra a buoni livelli?

“Conosco Coach Crisanti delle Ranzide e posso dirvi che le campionesse in carica sono sempre il top in Italia. Vero è però che per la prima volta sono state sconfitte in regular season dalle Pantere, significa che il livello italiano si comincia a innalzare. Qui in Sicilia le nostre cugine hanno un ottimo potenziale e degli eccellenti allenatori. Non amo sbilanciarmi in pronostici ma sono sicuro che a Grosseto sarà uno spettacolo da non perdere. Sinceramente non so chi vincerà. Ci sono ancora davanti 18 partite in 2 giorni più la finale. Sono troppi i fattori che possono cambiare il destino finale. Per quanto ci riguarda è ovvio che proveremo a vincerle tutte, non sappiamo fare altro. Le prospettive per le Black Matas negli anni a venire sono decisamente rosee. Bisognerà assolutamente aumentare il numero a roster però altrimenti faremo fatica”. 

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