Una vittoria molto più sofferta ma alla fine la legge del PalaTrento non ammette sconti. Pur senza la classe di Basile vittima di un affaticamento muscolare che rischia seriamente di averlo escluso con largo anticipo dalla serie di finale e con capitan Soragna a mezzo servizio ma ugualmente e stoicamente in campo, l’Upea Orlandina ha fatto tremare le coronarie dei soliti 4000 aficionados del palasport trentino, fermandosi solo al termine di un finale equilibrato deciso dai liberi, dalle maggiori rotazioni e freschezza a disposizione dell’Aquila. Si nota subito che i paladini non perdono tempo con le recriminazioni e puntano al pareggio prima che la serie si trasferisca in Sicilia ma tra le belle intenzioni si frappone l’Aquila Trento, prima della classe non per caso e compagine in grado di compiere qualsiasi impresa tra le tavole del proprio fortino.
Meno spettacolo in avvio rispetto a gara 1 col primo quarto che vive di fiammate, la prima dell’Aquila (10-5) poi grande risposta di Capo d’Orlando (0-12) prima di un nuovo 7-0 per i locali. La tensione si avverte sul parquet e la prima frazione si chiude con la rabbia del coach triestino col proprio americano Mays che non si avvede del suono della sirena sprecando l’ultimo possesso, costringendo a gettare la giacca in tribuna. Poi il tecnico si scusa col suo collega Buscaglia ed il pubblico trentino. I padroni di casa non sono sazi dopo la brillante prova al tiro da tre nella gara inaugurale e inanellano un significativo 73% dalla lunga (8/11) collezionando otto punti di vantaggio. L’Orlandina reagisce con la consueta classe che non le è mai mancata per tutta la stagione, specie nelle serate più difficili, ed all’intervallo chiude avanti seppur di misura con un Mays da favola (17 punti e 4 assist) costringendo Trento a segnare dodici punti in meno rispetto a gara 1 (40 a differenza di 52).
L’Orlandina nel secondo tempo mantiene il vantaggio col carattere e le triple del folletto ex Scafati ma un fallo tecnico comminato a Pozzecco costa il sorpasso dei bianconeri di casa che ridanno fiato al proprio pubblico. La magia di Mays sulla sirena (quinta tripla del match) conferma il massimo equilibrio di una sfida chiave per le sorti dell’intera serie di finale. Tanti gli errori che abbassano il punteggio con la stanchezza fisiologica a fare capolino nel secondo atto di finale a distanza di 48 ore dalla precedente. Alla fine la spunta Trento coi numeri di Forray (19) e maggiori risorse a livello energetico.
Al termine della sfida nonostante l’amarezza finale il capitano Matteo Soragna analizza la partita che ha visto un ‘Orlandina tutta cuore provare a centrare l’ennesima impresa del suo campionato: “Abbiamo dato tutto nonostante i risaputi guai fisici che avevamo nel roster, abbiamo fatto la partita che volevamo e dovevamo fare, giocando con molta solidità e nettamente meglio rispetto a gara 1 sopratutto nella nostra metà campo. I piccoli episodi hanno fatto la differenza e regalato la vittoria a Trento. Poche le rotazioni in nostro favore ma è un piacere vedere una squadra che lotta così, la gente deve esserne fiera ed ora giochiamo in casa nostra col pubblico amico a sostenerci. Ritengo che sia difficile rivedere il Baso in questa serie ma speriamo in un miracolo da parte dello staff medico”.
Nel dopo gara il commento del tecnico paladino Gianmarco Pozzecco: “Senza Basile e con Soragna con un buco nel polpaccio di oltre due centimetri penso che sarebbe stata dura per tutti. Bravo chiunque è entrato in campo come Laquintana e Valenti, alla fine eravamo senza energie. Mi prendo le mie responsabilità. Anche Trento ha fatto la scelta di andare con gli stessi dall’inizio alla fine, mi dispiace il fatto che Basile e Soragna non si sono goduti appieno queste due partite. Torniamo a Capo convinti che lotteremo fino in fondo. I ragazzi hanno grande tempra e volontà, più del sottoscritto. Sono grandi persone, questo mi rende felice perchè vedo dieci leoni in campo. Nicevic è da inizio anno che lotta, Trento ha vinto meritatamente ma le nostre condizioni fisiche sono precarie. Non voglio che ci sia nessun alibi, l’Aquila è senza Elder. So cosa si prova a stare lontano da una finale”.
La serie A è ora ad un passo da Trento (in vantaggio per 2-0), le basterà un successo su tre tentativi ma l’Orlandina non è arrivata per caso all’atto conclusivo del torneo e, come ammesso dal proprio capitano, col prevedibile “sold out” del PalaFantozzi (match in programma venerdì sera) proverà a capovolgere l’inerzia di una serie chiaramente orientata a favore dell’Aquila.
Questo il video con le dichiarazioni del dopo partita rilasciate dal tecnico dell’Upea Orlandina Gianmarco Pozzecco: