Il Pre-partita. Per la finale di ritorno della Supercoppa Grassadonia deve rinunciare allo squalificato Pepe ed agli infortunati D’Aiello, Zaine e Franco. Le uniche novità rispetto alla formazione annunciata sono quindi rappresentate da Cucinotta e De Bode, che completano la retroguardia insieme al vice-capitano Ignoffo. Rispetto al match di andata torna titolare Corona, preferito a Caturano. In panchina si accomodano Silvestri ed il terzo portiere Mangini al posto di Iuliano, tribuna per Caldore e Buongiorno. Confermato il 3-5-2 che ha rappresentato una costante della gestione del tecnico salernitano. Gli ospiti devono rinunciare allo squalificato Cenetti. Grande fiducia sugli spalti: in Curva Sud si intona a gran voce “Questa Coppa la vinciamo noi”: lo 0-2 incassato all’andata non scalfisce quindi la fiducia dei sostenitori giallorossi. In settimana tutti i tesserati peloritani hanno dispensato grande ottimismo nonostante il ko maturato in Veneto, anche a causa di due episodi particolarmente sfortunati. Tradizionale divisa biancoscudata per i padroni di casa, maglia a righe verticali gialle e rosse per il Bassano.
La Cronaca. Messina molto determinato fin dall’avvio. Al 4′ la prima insidia per gli ospiti, con il pallone che filtra pericolosamente in area sulla punizione battuta da Bucolo. Al 6′ primo tentativo ospite con Cortesi che su traversone di Berrettoni impegna Lagomarsini, che blocca a terra. Sul fronte opposto sfonda centralmente Corona, che poi calcia sull’esterno della rete, dando soltanto l’illusione del vantaggio: subito grande spunto del centravanti peloritano. Poi doppio provvedimento disciplinare nei confronti di Squillace e Berrettoni, che si erano spintonati a vicenda dopo un contrasto. Al 15′ si spegne a lato un fiacco tentativo del numero dieci veneto, comunque sempre nel vivo dell’azione, proprio come nel match di andata deciso da una sua doppietta. In Curva viene esposto intanto uno striscione, salutato con grande convinzione da tutta la tifoseria organizzata: “Aldro, i nostri applausi. La tua memoria in eterno”. Il riferimento è allo studente ferrarese Federico Aldrovandi, deceduto nel 2009, dopo uno scontro con le forze di polizia. Al 20′ ancora Berrettoni ruba palla ad Ignoffo, si presenta a tu per tu con Lagomarsini ma conclude di poco a lato.
In questa fase a farsi preferire sono proprio gli ospiti, che peccano però d’imprecisione. Messina un po’ nervoso, come dimostrano le reiterate proteste nei confronti della terna. Al 29′ Pietribiasi conclude di un soffio a lato di testa sul traversone di Scrosta. Subito dopo grave errore in fase di impostazione di Ignoffo: ancora Pietribiasi si presenta a tu per tu con Lagomarsini, che respinge ma non può poi nulla sul tap-in di Berrettoni, alla terza rete in due gare contro il Messina. Adesso servono quattro reti per aggiudicarsi la Supercoppa, dal momento che le marcature realizzate in trasferta valgono doppio. Al 36′ strepitoso il salvataggio di Rossi sulla conclusione a botta sicura di Corona, servito nel migliore dei modi a centro area da Bernardo sugli sviluppi di una punizione di Bucolo. Sul fronte opposto sfiora l’ennesima marcatura il solito Berrettoni con un bel sinistro al volo. Grassadonia corre ai ripari e lancia Pagliaroli già al 40′ al posto di Guerriera. Subito dopo insidioso Bernardo di testa sul cross teso di De Bode. Squadre al riposo sullo 0-1.
Al 4′ ci prova da fuori Ferreira, ma la mira non è quella dei giorni migliori. Fuori misura anche le conclusioni successive di Ignoffo e dello stesso Ferreira. Al 13′ strepitoso numero in area di Corona, che semina avversari come birilli e serve poi un invitante cross al centro per il portoghese, il cui tap-in in spaccata è però impreciso. Improvviso sussulto con “Re Giorgio” ancora una volta grande protagonista. Al 18′ è invece Pietribiasi in contropiede a concludere sull’esterno della rete. Al 20′ viene assegnato un rigore apparso piuttosto generoso agli ospiti, per una spinta di Ferreira a Semenzato. Dal dischetto non sbaglia Berrettoni, che bissa la doppietta dell’andata, spiazzando Lagomarsini. Sul fronte opposto velleitario il tentativo di Pagliaroli al 23′ sugli sviluppi di un corner. Al 28′ grande guizzo di Berrettoni, fermato da Ignoffo, che nell’occasione rimedia il secondo giallo, lasciando i suoi compagni in dieci. Grassadonia è costretto a rinunciare a Pagliaroli, rimpiazzato da Silvestri. A completare il valzer di cambi gli ingressi di Iocolano, Trento, Simonetti e Bizzotto. Al 44′ dalla Curva Sud parte comunque il coro “Grazie ragazzi”, indirizzato ad una squadra che al di là della sconfitta in Supercoppa ha completato una rimonta esaltante, centrando la seconda promozione consecutiva ed assicurandosi un posto nella prossima C unica. Due minuti dopo arriva il gol della bandiera di Bernardo, che sfrutta l’assist di Ferreira. Al 48′ ci prova anche De Bode, ma la sua sforbiciata è bloccata a terra da Rossi. Finisce così: la Supercoppa va al Bassano ma la tifoseria organizzata celebra comunque la generosità nel finale dei propri beniamini. La cerimonia di premiazione al centro del campo chiude anche ufficialmente la stagione 2013/2014.
Il Tabellino. ACR Messina – Bassano Virtus 1-2 (complessivamente 1-4 tra andata e ritorno)
Marcatori: al 30′ pt ed al 20′ st Berrettoni (B), al 46′ st Bernardo (M).
ACR Messina: Lagomarsini, Guerriera (dal 40′ pt Pagliaroli; dal 30′ st Silvestri), Cucinotta, Bucolo (dal 33′ st Simonetti), De Bode, Ignoffo (VK), Bernardo, Maiorano, Corona (K), Costa Ferreira, Squillace. In panchina: Mangini, Quintoni, Caturano, De Vena. Allenatore: Gianluca Grassadonia.
Bassano Virtus: Rossi, Toninelli (dal 32′ st Trento), Bizzotto, Scrosta (dal 23′ st Iocolano), Pelagatti, Zanella, Cortesi, Proietti (VK), Pietribiasi, Berrettoni (K; dal dal 38′ st Bizzotto), Semenzato. In panchina: Lombardi, Stevanin, Guccione, Maran. Allenatore: Mario Petrone.
Arbitro: Daniele Martinelli di Roma 2.
Assistenti: Mohamed Mustafa di Roma 1 e Cinzia Carovigno di Potenza.
Note – Espulso: al 29′ st Ignoffo (M) per doppia ammonizione. Ammoniti: all’8′ pt Squillace (M) e Berrettoni (B), al 30′ pt Ignoffo (M), al 31′ pt Corona (M). Corner: 6-3. Recupero: 1′ pt e 3′ st. Spettatori: circa 2.500.