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La Sigma vuole riaprire la serie con l’Upea. Calvani: “Più continuità per conquistare il successo”

Spalle al muro. Come un pugile in attesa del suono della terza ripresa, la Sigma Barcellona dopo le due gare inaugurali al PalaFantozzi di Capo d’Orlando ha un solo risultato dalla sua parte per allungare la serie dei quarti di finale e regalare il primo successo nel derby della Provincia ai suoi tifosi ed interrompere la striscia di quattro sconfitte consecutive con i cugini paladini nei precedenti stagionali. La gara due di martedì sera fa sperare l’ambiente perché ha mostrato un atteggiamento diverso e molto propositivo da parte dei ragazzi in canotta giallorossa, rispetto al debutto di domenica sera, caratterizzato da un primo tempo in cui Collins e compagni hanno convinto il proprio pubblico e comandato le danze con nove punti di vantaggio (25-34 al 20’). Il prepotente ritorno degli uomini di Gianmarco Pozzecco non si è fatto attendere nel secondo tempo, trascinati dai numeri del duo americano Mays e Archie ma Barcellona è rimasta a lungo in partita prima di ammainare la classica bandiera bianca. Chi non ha convinto lo staff tecnico igeano è stata la terna arbitrale che ha comminato due falli tecnici in sequenza alla panchina ospite cha hanno tagliato le gambe alla determinazione degli ospiti in un momento cruciale della partita. La Sigma è chiamata adesso al successo davanti al pubblico amico (palla adue alle ore 21,15; arbitri i sigg. Beneduce, Cherbaucich e Tirozzi) che nelle due uscite al PalaFantozzi ha dimostrato grande maturità sostenendo a gran voce e colorando il settore di propria pertinenza.

Marco Calvani studia le contromisure contro i cugini dell'Orlandina
Marco Calvani studia le contromisure da attuare contro i cugini dell’Orlandina

Marco Calvani ha riavvolto il nastro della serie e nella conferenza stampa pre gara ha focalizzato l’attenzione sulla prestazione della sua squadra nel secondo atto del derby: “Arriviamo a gara tre con il risultato che conosciamo tutti, sotto per 2-0, per noi quindi è un percorso in salita che sembra insormontabile ed invece, come ho detto alla squadra, che non va mai bene quando si perde ma siamo competitivi e che possiamo giocarcela con i paladini, mentre gara 1 non la voglio commentare. Abbiamo dimostrato la nostra forza, ci è mancato qualcosa, dobbiamo avere fiducia e non demoralizzarci per raggiungere un obiettivo che non è impossibile. L’Upea è molto forte e superiore ma gara due ci ha dato la certezza che anche noi siamo estremamente competitivi. Le partite durano quaranta minuti, non basta giocare un tempo. Capo d’Orlando ha confermato tutte le proprie potenzialità”.
L’analisi si sposta poi sugli arbitri, una componente importante del gioco ma sempre di contorno, che non dovrebbe mai incidere sull’esito finale di una gara: “Giochiamo in casa e vogliamo rispetto da parte degli arbitri, né più né meno di quello che ha avuto l’Orlandina, lo dico senza polemica. In gara due siamo stati molto più duri e coriacei rispetto a gara 1 ma non mi piace che ci siano episodi di sudditanza che non devono mai esserci. Non abbiamo mai giocato per accentuare i contatti, mi aspetto che queste valutazioni siano fatte nella partita senza enfatizzarli. Cerco un giusto equilibrio come dev’essere in questa serie. Gli arbitri devono essere allineati in questo pensiero, i contendenti devono essere i giocatori in campo, loro invece unicamente gestori del regolamento e della tecnica che negli anni hanno imparato.  Le mie considerazioni le ho già fatte nel dopo gara, gli alibi non mi danno punti in classifica, devo essere lucido nella valutazione della partita. La squadra è stata molto presente in campo, io avrei voluto quell’attitudine difensiva, l’Orlandina difende con grande determinazione, non dico che commette falli. Però la mia squadra non può tirare in venti minuti solo due tiri liberi. Anche per il calcolo delle probabilità è normale che arrivi qualche chiamata, ma così non è stato. Non penso alla malafede, non esiste e non starei qui a raccontarla. Il GM Riva ha fatto la storia della nostra pallacanestro ed ha preso ugualmente un tecnico, com’è giusto che sia. Ugualmente non deve esserci sudditanza per gli altri protagonisti”.

Un time out della Sigma Barcellona
Un time out della Sigma Barcellona

La forza dell’avversario, come ribadito a più riprese, non spaventa l’esperto allenatore romano: “Il punto di partenza è che l’Orlandina ha meritato, non devono esserci altre considerazioni. Ma non può essere casuale che siamo cresciuti per venti minuti, ora serve la necessaria continuità per quaranta. Dobbiamo fare qualcosa in più contro una big del torneo.  Sono rimasto sorpreso in positivo dall’atteggiamento di tutta la squadra, già dalla palla a due e nella prima azione finalizzata con il terzo tempo di Filloy che ha subito fallo dalla difesa paladina. Questo ci ha permesso di crescere e muovere la palla per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, se la palla viene collassata e rimane in un posto per lungo tempo è normale che il compito diventa difficile. E’ l’essenza del concetto di squadra, distribuire l’attacco su più mani e prendere responsabilità comuni”.
Sui singoli il tecnico ha una buona parola per tutti: “Collins ha la predisposizione all’assist, una buona base di partenza, lui si sforza di aiutare i compagni, serve equilibrio nel cercare i compagni e tenere un po’ meno la palla in mano.
Maresca ha difeso alla grande su Mays, è stata una sua iniziativa personale, non mi prendo elogi che non mi competono. Chiunque mi dà un contributo lo prendo ben volentieri. La squadra nel suo insieme sarà importante, qui ci sono giocatori abbastanza onesti, i primi che sanno questa cosa sono i giocatori. I lunghi Fantoni e Toppo sanno che la squadra ha bisogno del loro apporto, hanno fatto buone cose per controbattere la difesa avversaria. Deve essere diminuito il pensiero che di fronte hai a che fare con un campione come Nicevic, Archie o Benevelli. In sintesi voglio vedere meno timore reverenziale e più arroganza, sportivamente parlando”.
L’ultimo pensiero è tutto per i propri sostenitori che in questa serie stanno dimostrando coi fatti grande la grande maturità acquisita in questi anni: “Ringrazio infine il nostro appassionato pubblico che già in queste due gare ho avuto il piacere di ammirare. La prevendita va a gonfie vele, si va verso il tutto esaurito e ci sono tutte le possibilità perché possiamo ottenere il successo”.

Iniziativa personale del capitano Giuliano Maresca
Iniziativa personale del capitano Giuliano Maresca

In sala stampa presente anche Giuliano Maresca, uomo simbolo della Sigma: “Lo spogliatoio sa che se vogliamo andare avanti dobbiamo vincere, altrimenti andremo a casa. Affrontiamo questa partita con la convinzione di quello che abbiamo fatto per venti minuti in gara due, sappiamo che se riusciamo ad estendere quell’intensità per tutta la gara possiamo toglierci la prima soddisfazione di questa serie e potremo riaprire ogni discorso. Anche l’Orlandina capirà che non tutto è facile e scontato. Le mie condizioni fisiche sono traballanti ma ai tifosi prometto che, anche zoppo, sarò l’ultimo a mollare in campo, spero che questa voglia ce l’abbiano tutti i miei compagni. Voglio dare una gioia a me stesso ed a tutto l’ambiente. Tutto quello che ognuno ha dentro va messo in campo”. Parole da capitano che confortano la piazza giallorossa.

Questo il video della conferenza pre partita dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani e del capitano Giuliano Maresca:

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