La Sigma Barcellona non riesce nell’impresa di pareggiare i conti dei quarti di finale ed adesso la strada che porta alle semifinali si fa in salita. Un diverso atteggiamento rispetto a gara 1 non è bastato ai ragazzi di Marco Calvani, in grande spolvero per venti minuti, chiusi sopra di nove punti (25-34) ma alle prese con l’idiosincrasia del secondo tempo, quando la Sigma ha segnanto solo 20 punti a fronte dei 41 dei padroni di casa. La difesa orlandina è stata la chiave ed ha svoltato l’inerzia di una gara che rischia seriamente di condizionare il resto della serie. In sala stampa l’allenatore romano, come di consueto, non spreca elogi agli avversari: “Complimenti ancora a Capo d’Orlando che a differenza di gara 1 stasera ha trovato un avversario ben più determinato. I paladini hanno giocato ancora meglio dell’esordio. Per buoni tratti abbiamo espresso una buona pallacanestro, c’è stata energia ed agonismo con un livello abbastanza alto. Bravi i ragazzi a resettare la brutta prova di gara 1, setto questo dispiace aver finito la gara col rammarico della gestione.
Nei primi cinque minuti del terzo quarto abbiamo subito 0-5 nel computo dei falli. Loro grandi meriti, una partita bisognerebbe lasciarla ai contendenti in campo. Buono il rientro in campo dell’Upea, peccato per un fallo non fischiato in attacco a Fantoni. Peccato non aver lasciato giocare la partita ai ragazzi. Spero che in casa dimostreremo il nostro valore, noi non siamo morti ed a gara tre credo che col nostro pubblico per loro non sarà facile. Cercheremo di fare sempre meglio. Non pecchiamo di personalità, io conosco i miei ragazzi e so quando non abbiamo personalità, oggi l’avevamo. Contano tanti elementi nella valutazione complessiva. I due falli tecnici consecutivi chiaramente hanno inciso, hanno concesso quattro tiri liberi a Soragna. Quel fallo non fischiato sotto il tabellone conta per l’andamento della gara, Portannese invece è un grande agonista. Lui però è solito accentuare i contatti ma è una cosa normale. Per recuperare un pallone devi difendere forte”.
Alla fine l’esperto allenatore lancia un messaggio, non tanto velato, al collega orlandino: “Ci vedremo per gara tre e quattro e poi torneremo qui, la serie non è ancora finita”. Una speranza cullata dall’intero ambiente giallorosso.
Il tecnico analizza la sua particolare gestione di Collins, autentico metronomo della squadra: “Ho concesso riposo a Collins nel secondo quarto, lui è un playmaker, il classico leader della squadra. Tra terzo e quarto quarto avrei potuto dargli qualche minuto in più per risparmiarsi. Filloy ha preso tante iniziative con energia, un po’ sfortunato al tiro ma presente a rimbalzo”.
Sul grande ex Alex Young, ancora un oggetto misterioso in questa serie, considerato il suo indiscutibile valore tecnico, ecco il suo commento: “Un giocatore può essere un problema ad inizio o metà stagione, non alla fine. Non conta se si è integrato o meno. Non sta trovando una costanza prestazionale che dovrebbe essere normale per un americano. Devo caricarlo e motivarlo a dovere, alleggerirlo e dargli un segnale per il futuro della serie. Sottolineo che non c’è nessun problema coi tifosi, nessuna contestazione, i nostri tifosi sono stati eccezionali come quelli di Capo d’Orlando. L’iniziativa di un singolo non va neanche commentata”.
Questo il video della conferenza stampa dell’allenatore della Sigma Barcellona Marco Calvani: