La promozione in Lega Pro unica, matematicamente raggiunta dopo il successo sul Sorrento, rende la Pasqua del Messina ancora più dolce. Il gruppo agli ordini di Gianluca Grassadonia, unico assente il lungodegente Franco, ha svolto nella mattinata di venerdì l’ultima seduta prima dello stop per le festività imminenti. Si riprenderà martedì pomeriggio per preparare la trasferta di Teramo, appuntamento stagionale conclusivo lontano dal “San Filippo”. Nelle gare con gli abruzzesi ed il Martina, in programma rispettivamente il 27 aprile ed il 4 maggio, il tecnico dovrebbe dare spazio a chi fin qui ne ha trovato poco, ma ha sempre dimostrato grande attaccamento alla causa. Su tutti il secondo portiere Iuliano, validissimo vice Lagomarsini, impiegato contro Aversa Normanna e Foggia oltre alla Coppa Italia, i difensori Caldore, Cucinotta e De Bode e l’esterno Quintoni, finiti in naftalina dopo lo scossone giunto dal mercato invernale, il centrocampista Simonetti e soprattutto il caraibico Zaine, fin qui mai utilizzato anche per via di un infortunio. Anche il jolly Pagliaroli e l’attaccante Caturano, altre pedine ingaggiate a gennaio, vogliono sfruttare i restanti 180′ per mettersi in mostra.
La promozione in Lega Pro unica è stata conquistata in anticipo, ma la voglia di chiudere in bellezza il torneo è comunque tanta. Agguantato il quarto posto e ridotto ad appena tre lunghezze il gap dal trio di testa, i giallorossi puntano adesso al massimo obiettivo possibile, forti di un girone di ritorno (33 punti in 15 incontri) dai ritmi elevatissimi. La vittoria col Sorrento è stata la settima su altrettante gare disputate in casa nel 2014. Un percorso netto, da completare all’ultima giornata contro il Martina dell’ex Guadalupi. Dopo la tribolata prima parte di stagione, nella quale il Messina era riuscito a piegare al “San Filippo” soltanto l’Arzanese, sono adesso 30 i punti conquistati davanti al pubblico amico, ruolino che ha proiettato nella speciale classifica Corona e compagni alle spalle soltanto di Aprilia (32), Foggia (32) e Cosenza (31). La difesa (31 gol incassati), forte degli innesti di Pepe e D’Aiello, è divenuta inoltre la sesta meno battuta del campionato, con le sue sole nove marcature al passivo nel girone di ritorno. Brilla anche il reparto offensivo, con 39 centri ora il quarto migliore del raggruppamento dietro Teramo (47), Foggia (43) e Aprilia (41). Rimasti a secco soltanto in quattro occasioni nel nuovo anno, il Messina ha segnato due gol o più ben otto volte. Sono 7, infine, le sconfitte, per una squadra che ha ceduto l’intera posta appena due volte nel 2014. Nel complesso soltanto Casertana e Melfi (6) hanno perso meno. La regina del girone di ritorno può godersi i suoi numeri da grande.