Ben ventiquattro punti in trasferta, appena sedici quelli in casa. E’ stato sin qui un Melfi dai due volti, ma il bottino complessivo incamerato in ventotto giornate consente ai lucani, attualmente settimi in graduatoria, di vedere sempre più vicino il traguardo della Lega Pro unica. I prossimi avversari del Messina hanno perso poco, soltanto sei volte (lo stesso numero di sconfitte dei peloritani), e pareggiato in tredici occasioni, record del girone in fatto di segno “X” insieme all’Ischia. Reduci dal blitz di Martina Franca (0-2 con reti di Tortori e Dermaku), valso l’allungo sulle none, distanziate adesso di cinque punti, i gialloverdi possono guardare con serenità al rush finale, nonostante il balbettante rendimento accusato allo stadio “Arturo Valerio”.
Sono soltanto tre le vittorie maturate tra le mura amiche, contro Aversa, Martina e Aprilia. Quattro, invece, i ko, ben tre relativi al girone di ritorno. Con 10 gol fatti il Melfi vanta il peggior attacco interno del torneo, mentre sono 22 quelli realizzati fuori, di gran lunga il miglior ruolino. Altri dati che fotografano uno score diametralmente opposto tra casa e trasferta. Il messinese Ricciardo e Tortori, con otto reti a testa, i migliori marcatori della squadra, seguiti da Cruz a quota cinque. L’unica nota stonata dell’ultima vittoria a Martina è stata l’espulsione rimediata da Pinna che dopo aver lasciato il campo in Puglia per doppia ammonizione salterà il match con il Messina. Quello in terra lucana sarà un confronto del tutto inedito. Il 2-2 dell’andata al San Filippo, contrassegnato dalla contestatissima direzione di gara di Marinelli di Tivoli, rappresenta infatti l’unico precedente tra i due club.
La formazione allenata da Leonardo Bitetto punta a consolidare il proprio piazzamento e tenere a distanza le inseguitrici. “Sono molto contento per questo trend positivo – ha detto il tecnico a Professionecalcio.net – dobbiamo rimanere concentrati per le sei gare restanti dove sarà determinante restare con i nervi ben saldi e giocare partita dopo partita come se fossero tutte finali, a cominciare da domenica contro il Messina. Una gara tosta, che potrebbe valere da scontro diretto per un posto tra le big. In questo mese e mezzo ci giocheremo il nostro futuro e come dico sempre ai miei ragazzi devono pensare che nel prossimo anno ci saranno duecento giocatori professionisti e nove tecnici in meno. E’ tutto nelle nostre mani – continua il mister – fortunatamente non dipendiamo dalle sorti altrui, quindi se saremo bravi raggiungeremo il nostro obiettivo, cosa che sarà per noi una vera e propria impresa considerando una formazione fatta con un budget economico ridotto e che ogni domenica scende in campo con sette otto ragazzi under. Con altri otto punti avremo la quasi matematica certezza della promozione”. Festeggiato per la prima volta il professionismo nel 2003, mantenendo la categoria in questi undici anni, per il Melfi il sogno Lega Pro unica è quasi realtà.