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Sette giornate da prima della classe per il Messina, capolista “virtuale” d’inizio 2014

Il centrale difensivo Rocco D'Aiello in azione a Poggibonsi (foto Paolo Furrer)
Il centrale difensivo Rocco D’Aiello in azione a Poggibonsi (foto Paolo Furrer)

I numeri inanellati nel corso del 2014 promuovono senza mezzi termini il Messina, che nonostante una prima metà di stagione travagliata vede ormai a portata di mano il traguardo rappresentato dall’accesso alla prossima C unica. Nelle ultime sette giornate a tenere il passo dei peloritani è stata soltanto la Casertana dei record, capace di inanellare una striscia, appena conclusa, di ben 21 risultati utili consecutivi, che non aveva eguali nei campionati professionistici. Nei due mesi caratterizzati da un mercato che ha stravolto la rosa giallorossa sono arrivate infatti ben cinque vittorie, un pareggio ed una sconfitta.

Sedici punti che hanno consentito al Messina di scalare la classifica, riducendo di sette lunghezze il distacco dal Foggia, di cinque quello da Teramo e Cosenza, e soprattutto di sopravanzare ben sei dirette concorrenti nella corsa alla permanenza in Lega Pro. In appena sette giornate la truppa di Grassadonia ha compensato un girone di andata decisamente al di sotto delle aspettative, non a caso sconfessato da un mercato invernale che ha fruttato ben nove acquisti ed una decina di cessioni. Rispetto al predecessore Catalano l’ex tecnico di Paganese e Salernitana ha poi beneficiato del recupero di un combattente come Maiorano, in campo per oltre 90 minuti a Poggibonsi nonostante una settimana caratterizzata da qualche acciacco.

Il tecnico del Messina Gianluca Grassadonia dà indicazioni dalla panchina (foto Paolo Furrer)
Il tecnico del Messina Gianluca Grassadonia dà indicazioni dalla panchina (foto Paolo Furrer)

Fallendo il successo soltanto ad Aprilia e ad Arzano, il Messina ha ottenuto in sette gare sei punti in più del Tuttocuoio, sette in più del Lamezia, nove in più dell’Aversa Normanna, mettendo in cascina ben dieci punti in più rispetto a Melfi e Poggibonsi ed addirittura dodici in più del Castel Rigone, sconfitto in cinque delle ultime sette uscite. A reggere il passo soltanto Ischia e Chieti, che hanno raccolto rispettivamente 15 e 14 punti. A conferma che la gara di domenica prossima al San Filippo rappresenterà davvero uno spareggio, con i peloritani favoriti d’obbligo nonostante il buono stato di salute dei nero-verdi.

A confermare poi la ritrovata solidità della retroguardia, che era stato un tallone d’Achille del Messina nel girone di andata, c’è anche il dato relativo alle reti al passivo: appena 3 nelle ultime sette giornate, a fronte delle 23 incassate nelle prime diciotto gare. Impressionante anche il dato relativo al reparto avanzato: l’esplosione di Ferreira, giunto a nove reti, la costanza di Corona, che ha raggiunto quota otto, e le prime marcature di Bucolo, Buongiorno e Bernardo, hanno consentito di celebrare ben otto gol nelle ultime tre gare.

L'esterno del Messina Tommaso Squillace contrasta un avversario (foto Paolo Furrer)
L’esterno del Messina Tommaso Squillace contrasta un avversario (foto Paolo Furrer)

Un’enormità se si pensa che il balbettante Messina d’inizio campionato ne aveva realizzato uno in meno (sette) nelle prime undici giornate. Tra campionato e Coppa Italia sono adesso undici i giallorossi ad essersi sbloccati: tra quelli in rosa ci sono anche Silvestri, Guerriera ed Ignoffo, mentre sono stati ceduti in corso d’opera i vari Chiaria, Parachì e Guadalupi.

La classifica relativa alle ultime sette giornate del girone B di Seconda Divisione:
Casertana e Messina 16 punti,
Ischia 15,
Chieti 14,
Teramo e Cosenza 11,
Tuttocuoio 10,
Foggia, Vigor Lamezia, Martina Franca, Sorrento ed Arzanese 9,
Aversa Normanna e Gavorrano 7,
Melfi e Poggibonsi 6,
Aprilia 5,
Castel Rigone 4.

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