E’ un Rometta pieno di rabbia che non ha ancora smaltito i postumi del derby di domenica scorsa, disputato a Giammoro contro l’Igea Virtus, un match che per propria volontà non ha portato a compimento. La società rossoblu con questa dura e quasi inedita decisione, ha voluto manifestare il proprio malcontento verso gli organi federali, rei di essere i principali artefici delle continue sviste arbitrali subìte. Il patron Nino Micali, abbastanza rabbuiato già nell’intervallo del match, è rimasto nello spazio antistante degli spogliatoi, ordinando verosimilmente ai propri ragazzi l’uscita anticipata dal campo per mandare un segnale importante verso chi di dovere.
Dopo aver metabolizzato il tutto, al termine della gara il Micali ha manifestato il proprio dissenso: “Sono stufo di subire domenicalmente un comportamento ostile degli arbitri nei nostri confronti. In diverse gare di campionato abbiamo dovuto convivere con delle sviste arbitrali, sempre a nostro sfavore, in un campionato che come ben sapete è falsato, non regolare e con alcune squadre che sono state favorite dalle varie vicissitudini di altre compagini. A noi è girato tutto male, gli arbitri con il loro comportamento hanno finito per penalizzarci, in sintesi non ci sentiamo assolutamente tutelati e questo concetto deve essere chiaro soprattutto per chi regge il calcio in Sicilia”.
Davanti allo stanzone dello spogliatoio romettese, invece, il remissivo Guido De Maria, tecnico della squadra, afferma che non rilascerà più dichiarazioni se non a fine campionato, quando si tireranno le somme.
Intanto la formazione juniores allenata da Nunzio Trischitta ha colto un pari, 1 – 1 il punteggio finale, nella difficile trasferta di Milazzo, mentre la nota lieta è rappresentata dal giovane Giovanni Celona classe 1997, che domenica scorsa prima del derby ha salutato i propri compagni per accasarsi al L’Aquila. La società, che milita nella Prima Divisione Lega Pro, sulle tracce del ragazzo da diverso tempo, ha scommesso sul talentuoso calciatore messinese che già si trova in terra abruzzese, con la speranza che questo sia il trampolino di lancio per un futuro roseo.