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Messina

Promozione – Il Randazzo affonda il Riviera con un poker a domicilio

Alessio prova a contrastare Lembo in elevazione (scatto di R.S.)
Alessio prova a contrastare Lembo in elevazione (scatto di R.S.)

Al “Nicola Bonanno” un Riviera irriconoscibile cede di schianto al Randazzo, fallendo l’occasione propizia per ridurre a sole tre lunghezze il ritardo dalla zona salvezza del girone B di Promozione. Ai soli fini statistici, è la terza volta – negli ultimi quattro confronti – che si registra il risultato di 0-4: per due volte hanno avuto la meglio gli alcantarini, contro una volta dei messinesi. Unica eccezione il pareggio dell’andata per 1-1.

L’esperta e robusta squadra di Currenti tramortisce i locali già nel primo quarto d’ora: dopo 1’ e 54 secondi, punizione da destra di Curcuruto su cui Lembo, già aitante di suo rispetto ai “piccoletti” della difesa rivierasca, viene lasciato libero di incornare e indirizzare la palla a proprio piacimento (0-1)

La seconda rete del Randazzo siglata da Spataro (scatto di Omar Menolascina)
La seconda rete del Randazzo siglata da Spataro (scatto di Omar Menolascina)

16’ sugli sviluppi di un corner da destra, con successivo “velo” di un compagno, Spataro può calciare dal limite la sfera che mette fuori causa Sanfilippo, oltrepassando la linea di porta malgrado una pozzanghera nei pressi (0-2).

Marco Lavecchia (scatto di R.S.)
Marco Lavecchia (scatto di R.S.)

Il Riviera accusa il colpo e si fa vivo solo al 39’, su punizione dal limite di Lo Surdo alta di alcuni metri, ma la più ghiotta occasione arriva al 45’ quando Vlad serve Marco Lavecchia la cui doppia conclusione viene ribattuta prima dal portiere Scrivano e poi da Spataro che s’immola col corpo.

Ciò malgrado, pur tra i pochissimi ad emergere dal grigiore generale, nell’intervallo il numero otto messinese viene lasciato negli spogliatoi – e non per problemi fisici – dal trainer Tomarchio il quale gli preferisce Zanghì passando dall’iniziale modulo al 4-3-1-2 al 4-3-3 (Randazzo fedele invece al classico 4-4-2 per tutto l’arco del match).

In avvio di ripresa il Riviera sembra partire deciso tanto da rendersi pericoloso al 5’, con una nuova punizione di Lo Surdo respinta con i pugni da Scrivano, reclamando poi un calcio di rigore per uno strattone sospetto ai danni di Zanghì.

E’ solo un fuoco di paglia: al 9’, su corner da sinistra di Corrente, Sanfilippo sbaglia l’uscita alta e Spataro di testa centra la parte inferiore della traversa. La squadra locale smarrisce le distanze e, anziché giocare palla a terra, preferisce in questo frangente i lanci lunghi a scavalcare il centrocampo su cui ovviamente va a nozze un gigante come il capitano e centrale difensivo Caggegi, ex Castiglione, autentico leader dei randazzesi. Unica eccezione, al 23’, su un nuovo tentativo da fermo del solito Lo Surdo con sfera che sorvola di pco la traversa.

In contropiede, però, la squadra alcantarina trova ampie praterie e alla mezz’ora Corrente da pochi metri calcia tra le braccia di Sanfilippo. Quest’ultimo, al 34’, esce fuori area per respingere la palla con i piedi ma al momento di rinviare subisce fallo da un avversario che, nell’impatto, gli fa volare via una scarpa: la palla arriva a Curcuruto il quale, quasi da metà campo, a porta vuota gonfia la rete messinese con una precisa “palombella” (0-3). Legittime le proteste dei rivieraschi nei riguardi dell’arbitro Mucera, impeccabile sino a quel momento, che espelle direttamente dalla panchina il secondo portiere Ciccio Arrigo.

Il direttore di gara palermitano commette un altro errore al 37’, quando sulla fascia destra ignora una netta trattenuta di Garofalo ai danni di Alessio (ammonito per proteste). Tuttavia si tratta di sviste ininfluenti in quanto commesse a risultato ormai compromesso, per cui il Riviera deve fare solo il “mea culpa”. Al 41’ ancora Alessio pesca in corridoio Mangraviti il cui rasoterra viene deviato in corner.

Ma la conferma della giornata nera dei rivieraschi arriva al 45’, direttamente su corner da sinistra di Corrente, la palla picchia sul secondo palo andando poi a rimbalzare sulla schiena del portiere Sanfilippo per rotolare infine in fondo alla rete (0-4). Poco prima l’estremo difensore locale si era salvato con l’aiuto di un palo su una conclusione di Gerbino.

Il Randazzo probabilmente favorito dal gol a freddo non ha rubato niente – ha dichiarato in serata il presidente del Riviera Massimo De Domenico -. I nostri ragazzi soprattutto nel secondo tempo hanno dato ciò che avevano, sbagliando però l’approccio iniziale alla gara e rimanendo impelagati nella ragnatela del Randazzo. Potevamo fare di più nella gestione tecnico-tattica sia all’inizio che nei cambi, ma è andata così. Non è cambiato niente tranne che una giornata in meno per recuperare. Ci toccherà vincere domenica (2 febbraio, ndr) a Milazzo”.

RIVIERA-RANDAZZO 0-4

RIVIERA: Sanfilippo, Panetta, Affè, Molonìa P. (28’st Cortellino), Saporoso, Arena A., Lo Surdo, Lavecchia (1’st Zanghì), Berenato, Alessio, Vlad (11’st Mangraviti). All. Mario Tomarchio.

RANDAZZO: Scrivano, Silvestro, Spataro, Antonuzzo, Caggegi, Facondo, Curcuruto (40’st Conti), Santoro (31’pt Garofalo), Lanza, Corrente, Lembo (25’st Gerbino). All. Pippo Currenti

ARBITRO: Mucera di Palermo (Assistenti Dioretico e Pellitteri di Palermo).

RETI: 2’pt Lembo, 16’pt Spataro, 34’st Curcuruto, 45’st Sanfilippo (aut.)

NOTE: espulso al 34’st, direttamente dalla panchina, Arrigo (Riviera). Corner 8-4 per il Riviera. Recuperi 2’e 3’

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