Il rientro di Pedro Miguel Costa Ferreira in ottica Casertana è una della poche note liete per un Messina in piena emergenza. Out Ignoffo, Corona e Simonetti, appiedati dal Giudice Sportivo, oltre agli infortunati di lungo corso Bolzan e Maiorano, per Catalano non pochi grattacapi in vista del prossimo impegno in terra campana. Dopo aver scontato la squalifica nel discusso match con il Melfi tornerà, però, il portoghese, pronto a giostrare in mezzo al campo nel delicato confronto del “Pinto”: “Domenica ci troveremo di fronte una corazzata, nella quale militano giocatori di esperienza che hanno già recitato un ruolo da protagonisti nelle categorie che contano. Andremo lì forti dei cinque risultati utili consecutivi e consapevoli di potercela fare. Anche loro hanno vissuto un inizio difficile, ma poi sono riusciti a vincere le partite che noi invece abbiamo pareggiato. Ci mancano almeno sei punti, tra Poggibonsi, Chieti ed Aprilia, e con il Melfi, pur rimanendo in dieci dopo pochi minuti, abbiamo comunque mostrato una grande reazione”.
Sul modulo, quel 3-5-2 con cui il Messina ha trovato maggiore equilibri, Ferreira spiega: “In estate eravamo partiti con il 4-2-3-1. Poi abbiamo pagato tante assenze per infortunio ed il 3-5-2 si è rivelato la soluzione migliore, perché gestiamo meglio il possesso palla. Io ho cambiato spesso posizione: posso giostrare tranquillamente da mezzala, da esterno o da seconda punta. Dove mi trovo meglio ? Dove mi mette il mister”.
L’assenza di Maiorano sta pesando enormemente nell’economia del gioco giallorosso e per il centrocampista campano, compagno anche ad Ancona di Ferreira, il rientro è ancora lontano. “Stefano lo conosco da tre anni, ha grande esperienza, fa girare la squadra e ci dà tranquillità. Lo attendiamo con impazienza, perché il suo forfait ha pesato tanto. Anche domenica dovremo fare i conti con tante assenze e perderemo qualcosa in termini di imprevedibilità e qualità, ma il gruppo è in grado di reagire. Rispetto all’anno scorso ci sono mancati i risultati, ma anche la nuova categoria è davvero tosta. La realtà è che fin dal ritiro estivo siamo stati condizionati da troppi contrattempi”.
Questa, invece, l’analisi del portoghese sui valori espressi fin qui dal campionato di Seconda Divisione: “Sapevamo che Teramo e Cosenza fossero tra le favorite, ma è presto per dare qualcosa di scontato. Il Melfi è da anni nella categoria e la loro posizione in classifica ci può stare, nonostante l’età media molto bassa dell’organico. La vera sorpresa è il Tuttocuoio, che mi ha impressionato già nello scontro diretto in Toscana. Lottano, si sacrificano, hanno meritato i loro punti. A gennaio, però, ci saranno tante novità di mercato e la graduatoria potrebbe essere riscritta”.
Il calendario da qui alla fine del girone di andata (Casertana, Sorrento e Martina fuori, Vigor Lamezia e Teramo in casa) non sembra aiutare il Messina, chiamato a recuperare i cinque punti di distacco dall’ottavo posto. “Ci attendono cinque partite tirate, in particolare contro tre formazioni che stanno facendo bene. A livello personale spero in una rete: non segno dalla gara di Salerno e ci proverò in tutti i modi, anche se in questa posizione è più complicato”.