Il pari con la capolista Cosenza fa vedere il bicchiere mezzo pieno, ma l’agognata svolta in casa Messina non è ancora arrivata. Da un lato i segnali di crescita evidenziati nelle ultime tre partite, tutte terminate col segno “X”, dall’altro l’esigenza di ritrovare la strada di quel successo che la squadra di Catalano non riesce a centrare da quasi due mesi.
“Contro il Cosenza abbiamo disputato una buona partita – dice il centrocampista Saro Bucolo – ora ci manca soltanto una vittoria. Domenica si sono affrontate due squadre forti, ma i rossoblù hanno potuto contare su una situazione psicologica migliore alla nostra e questo ha certamente inciso. In generale il Cosenza ha comunque dimostrato di meritare l’attuale primo posto in classifica, noi invece dovremmo essere più in alto. In campo non si sono visti i dodici punti di differenza”.
La nota lieta è rappresentata dall’aver chiuso finalmente i 90’ con la porta inviolata. Non accadeva dalla gara della terza giornata con l’Arzanese, unica vinta, fin qui, dai giallorossi. “E’ stato il nostro principale punto di forza nel passato torneo e stiamo lavorando sodo per migliorare anche sotto questo aspetto. Il nuovo modulo ci consente senza dubbio una maggiore copertura. Anche in casa contro il Poggibonsi e a Chieti ll 3-5-2 aveva già dato i suoi frutti. Cosi c’è più quantità in mezzo al campo e quando ripartiamo, come avvenuto contro il Cosenza, riusciamo ad essere pericolosi in zona gol”.
Al “Malservisi” di Gavorrano sarà emergenza in difesa per le squalifiche di De Bode e Ignoffo. Cucinotta, inoltre, uscito malconcio domenica, potrebbe allungare la lista degli indisponibili che comprende da tempo Maiorano, la cui assenza sta pesando non poco nell’economia del gioco. Questo il messaggio di Bucolo al compagno di reparto: “Siamo abituati a questo genere di problemi. Stefano mi manca tanto. Ci conosciamo bene e ci integriamo a meraviglia. In questi primi mesi di campionato abbiamo giocato soltanto due partite insieme. Ora è sulla via del recupero e spero possa tornare presto”.
Chi ha finora deluso è Lasagna. L’attaccante palermitano, schierato titolare contro il Cosenza, è apparso ancora lontanissimo parente del giocatore ammirato ai tempi di Milazzo. “Conosciamo le sue qualità. Fabrizio deve soltanto pensare a lavorare, quando entrerà in condizione dimostrerà le sue doti”.
A Gavorrano, contro una squadra che ha appena cambiato guida tecnica (da Cioffi a Masi), per il Messina sarà un autentico crocevia. I toscani, penultimi in classifica, a -1 dai giallorossi, hanno collezionato due punti nelle ultime cinque giornate. “Dobbiamo prendere atto della classifica e in questo momento è da ritenersi come un vero e proprio scontro salvezza. Giocheranno in casa e saranno carichi, anche perchè quando arriva un nuovo allenatore i giocatori vogliono mettersi in mostra. Indipendentemente dall’avversario, però, dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. Abbiamo invertito la rotta, adesso è il momento di raccogliere. Stiamo vivendo un buon periodo, ma siamo stati sfortunati, perché nelle ultime tre partite avremmo potuto collezionare sette punti, invece di tre. Basti pensare al pareggio con il Poggibonsi, maturato sull’unico tiro in porta subìto nell’arco dei 90 minuti”.