Un fiume in piena. Per la prima volta in un post-partita in questa stagione il dg con delega al marketing, Vincenzo Lo Monaco, si è presentato in sala stampa. E lo ha fatto parlando a 360°, partendo ovviamente dall’aspetto tecnico e da una classifica sempre più allarmante. Per tutti, ma non per lui. “La squadra ha fornito una grande risposta dopo la batosta con il Foggia, i ragazzi hanno dimostrato di seguire il mister e di essergli molto attaccati. Non possiamo imputare nulla ad elementi come Corona e Guadalupi per gli errori sottoporta. Non c’è nessuna crisi”.
A chi osserva come il Messina sia penultimo dopo otto giornate, con appena una vittoria incamerata, risponde così: “Non è passato neanche un anno e mezzo dal nostro insediamento e abbiamo risanato la società per oltre un milione di euro di debiti, vincendo un campionato. Invece c’è gente sotto effetto di birra che ci chiede di onorare la maglia. Chi critica magari non è mai venuto al campo. Corona adesso è ritenuto vecchio, prima ci chiedevano di ibernarlo. Stiamo parlando del nulla, a livello tecnico non abbiamo niente da invidiare a nessuno, si tratta solo di un momento no. Il campionato è come un mare in tempesta e le varie fasi dipendono dai movimenti delle onde. Va ricordato che abbiamo disposto dei titolari soltanto in occasione delle gare di Coppa con Vigor e Catanzaro e alla prima giornata con l’Ischia”.
Sui problemi legati all’assenza di una struttura fissa per svolgere gli allenamenti, causa di non pochi infortuni muscolari, aggiunge: “Dovremmo ottenere la concessione per lo stadio come avvenuto a Cesena o Udine. Per 99 anni, non per uno. Verrebbe fatto per il Messina e non per la famiglia Lo Monaco. La Serie A ha causato soltanto lati negativi a questa piazza, da tutti i punti i vista. Al XXIV Artiglieria c’è da rifare sia il manto erboso che gli spogliatoi. Ma dobbiamo spendere dei soldi per una casa non è nostra ? A Villafranca (dove la squadra sosteneva le sedute nella scorsa stagione, ndr) non avevano evidentemente a cuore le sorti del Messina”.
Infine Lo Monaco chiude con un punto su bilanci e pagamenti degli stipendi, con una metafora a effetto. “Quando un partner ti fa le corna stai sempre con l’ansia che riaccada nuovamente. Non ci viene data fiducia, ma in questo campionato ogni tre mesi la Covisoc controlla tutti i movimenti delle società. Non vi è alcun debito corrente, mentre il pregresso è stato quasi tutto estirpato. Purtroppo si tratta di soldi spesi non per il Messina, né per lo stadio né per i giocatori e quindi migliorare un servizio, ma per pagare chi magari non ha mai giocato”.
Questa l’intervista video con il dg Vincenzo Lo Monaco: