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Messina

L’incubo prosegue: il Foggia si impone 3-0, il Messina cade al San Filippo dopo due anni

Giglio porta in vantaggio il Foggia (foto Luca Maricchiolo)
Giglio porta in vantaggio il Foggia (foto Luca Maricchiolo)

Netta e meritata l’affermazione dei pugliesi: peloritani mai davvero in partita nonostante una discreta reazione dopo l’iniziale svantaggio. Le reti di Giglio, Licata e Zizzari aggravano la crisi di risultati dei peloritani, che restano terzultimi e vedono sfumare la lunga imbattibilità casalinga che resisteva dal lontano novembre 2011, quando ad imporsi in riva allo Stretto fu il Marsala.

Il pre-partita. È un Messina decisamente rinnovato quello che sfida il Foggia al San Filippo. Con Lagomarsini out per squalifica ed i vari Maiorano, Chiaria e Costa Ferreira indisponibili per infortunio, Catalano lancia tra i titolari il secondo portiere Iuliano e l’argentino Piovi, tesserato in settimana al pari del connazionale Scoponi, che però si accomoda in tribuna al pari di Caldore, GuilanaSiciliano e Di Stefano. Nell’undici di partenza anche Guerriera. A comporre la retroguardia Silvestri e Quintoni sulle fasce, Cucinotta e Ignoffo al centro. Di fronte alla difesa agiranno Bucolo e Piovi, sulle cui qualità lo staff tecnico peloritano scommette ad occhi chiusi. Parachì, Guerriera e Lasagna agiranno a supporto dell’unica punta Corona. Il rientrante Guadalupi si accomoda in panchina. Nel Foggia gradi di vice-capitano per l’ex Quinto. Ancora assente Filosa, a lungo corteggiato in estate dal Messina. Consueta divisa biancoscudata per i peloritani, che indossano calzoncini e calzettoni neri. Di conseguenza opta per il bianco il Foggia, che indossa la tradizionale maglia a righe verticali rosse e nere.

La stretta di mano tra i capitani e Corona (foto Luca Maricchiolo)
La stretta di mano tra i capitani Agnelli e Corona (foto Luca Maricchiolo)

La cronaca. Dopo novanta secondi il Messina chiede invano una punizione dal limite per il presunto atterramento di Lasagna; sul fronte opposto sibila ad un soffio dal palo la conclusione rasoterra da fuori area di Venitucci. Finisce subito sul taccuino dei cattivi Guerriera: sarà il primo di una lunga lista (ben otto gli ammoniti nonostante una partita non particolarmente maschia). L’esterno si fa perdonare al 6’, quando serve bene in profondità Lasagna, la cui botta è smorzata da un difensore e bloccata agevolmente dal portiere. Peloritani volenterosi senza però trovare sbocchi. Al 17’ viene deviato in corner un altro tiro dalla distanza di Venitucci. Battuta dalla bandierina affidata all’ispirato Cavallaro: determinante il tap-in sotto misura di Giglio, che porta in vantaggio gli ospiti. Colpevole nell’occasione la disattenzione della retroguardia messinese. Come già accaduto contro l’Aprilia, prosegue comunque incessante il sostegno della Curva Sud. Al 20’ ci prova anche Cavallaro, ma la mira non è delle migliori. Confermata l’ottima vena in stagione delle due punte rossonere: Cavallaro è già a quota quattro marcature personali, mentre Giglio sale a tre dopo il gol al San Filippo. Al 26’ Iuliano controlla agevolmente la punizione di capitan Agnelli, conquistata da Grea: nell’occasione cartellino giallo anche per Ignoffo. Un minuto dopo ampiamente alto sulla traversa il tiro del solito Venitucci. La manovra dei locali non decolla e Bucolo si lamenta con ampi gesti all’indirizzo dei compagni per l’insufficiente movimento nella metà campo opposta. Al 35’ ci prova Agostinone: pallone a lato. Due minuti dopo Narciso blocca in uscita un insidioso traversone di Corona. Al 38’ Iuliano in tuffo si rifugia in angolo sulla botta dai venti metri di Cavallaro. Al 41’ Messina ad un soffio dal pareggio: la splendida conclusione a giro di Quintoni su calcio piazzato dà l’illusione del gol ma si spegne sull’esterno della rete. Poi viene ammonito Parachì per le reiterate proteste dopo un presunto mani nell’area del Foggia. Al 43’ viene ribattuto un tiro a botta sicura di Corona: improvvisa fiammata dei padroni di casa, che nel finale di tempo riescono finalmente a scuotersi dopo una mezzora delicata. Squadre al riposo sullo 0-1: al rientro negli spogliatoi dalla Curva arriva l’invito eloquente ad un maggiore impegno.

Nonostante la giornata negativa la Curva Sud non ha fatto mancare il suo supporto. Nei due finali di tempo sono arrivate però anche bordate di fischi, coperte solo in parte dai cori (foto Luca Maricchiolo)
Nonostante la giornata negativa la Curva Sud non ha fatto mancare il suo supporto. Nei due finali di tempo sono arrivate però anche bordate di fischi, coperte solo in parte dai cori (foto Luca Maricchiolo)

In avvio di ripresa subito un cambio per parte: Licata rileva Grea mentre Catalano si affida alla verve di Guadalupi, che rimpiazza Piovi e pone fine ad una lunga assenza per infortunio. Al 10’ è ampiamente fuori misura la conclusione da fuori area di Agnelli. Un minuto dopo ghiottissima chance per il Messina: Guerriera, servito al meglio in profondità da Ignoffo, a tu per tu con Narciso, conclude di un soffio sulla traversa. Catalano tenta il tutto per tutto e lancia un altro attaccante, Buongiorno, al posto di esterno difensivo, Silvestri. Modulo davvero spregiudicato: i padroni di casa di fatto passano al 4-2-4. Al quarto d’ora splendido il tentativo da fermo di Agostinone: il suo tiro a giro dal limite dell’area, da applausi, sfiora l’incrocio dei pali. Al 22’ buono spunto di Cavallaro, la cui botta però si ferma sull’esterno della rete. Al 24’ provvidenziale salvataggio di Quintoni, che si rifugia in angolo sulla conclusione a botta sicura del neo-entrato D’Allocco. Foggia ad un passo dal possibile 0-2. Il raddoppio arriva sugli sviluppi del successivo corner, il quinto per gli ospiti, che sfruttano un’altra dormita della retroguardia peloritana: in questo caso il tap-in vincente è del neo-entrato Licata. Subito dopo Bolzan rimpiazza l’infortunato Quintoni. Al 29’ padroni di casa ad un soffio dalla rete della bandiera: superlativa la risposta di Narciso sulla spettacolare girata di Parachì. Sull’azione seguente termina invece a lato il colpo di testa di Buongiorno. Sul fronte opposto Iuliano in uscita vanifica un buono spunto di Cavallaro. Lo scatenato numero dieci ospite (con ogni probabilità il migliore in campo) ci riprova al 30’, quando viene fermato in extremis da Ignoffo. Al 32’ ancora un intervento provvidenziale di Narciso, che respinge in angolo la botta violentissima di Guadalupi. Il Messina conquista quattro corner in rapida successione e si morde le mani per un altro sfortunato episodio in area: estremo difensore foggiano ancora decisivo sulle deviazioni ravvicinate di Cucinotta ed Ignoffo. Al 38’ ritenta dalla distanza D’Allocco ma la mira non è delle migliori. Sul fronte opposto sfortunato tentativo al volo di Parachì. Al 45’ Iuliano è costretto a deviare sopra la traversa il tiro di D’Allocco. Un minuto dopo termina a lato la conclusione di Agnelli: Foggia sul pezzo fino al termine e vicino al gol anche con la girata di Zizzari, che confeziona il 3-0 conclusivo al 49’. Ad un Messina discontinuo e non certo fortunato non sono bastate un paio di fiammate; il Foggia si impone nettamente al San Filippo ponendo fine alla lunga imbattibilità che durava addirittura da quasi due anni e precisamente dal 6 novembre 2011, quando ad imporsi per 3-1 fu il Marsala. Classifica sempre meno esaltante: l’ottavo posto è distante adesso quattro lunghezze, urge un momento di riflessione per i peloritani. Ovvi anche i malumori della tifoseria dopo il fischio finale.

L'esterno Quintoni prova a sfondare sulla corsia esterna (foto Luca Maricchiolo)
L’esterno Quintoni prova a sfondare sulla corsia esterna (foto Luca Maricchiolo)

Messina – Foggia 0-3
Marcatori: al 18′ pt Giglio, al 26′ st Licata, al 49′ st Zizzari.

Messina (4-2-3-1): Iuliano, Silvestri (dal 12′ st Buongiorno), Quintoni (dal 27′ st Bolzan), Bucolo, Cucinotta, Ignoffo (VK), Parachì, Piovi (dal 5′ st Guadalupi), Corona (K), Lasagna, Guerriera. In panchina: Mangini, Simonetti, Gherardi, De Bode. Allenatore: Gaetano Catalano.
Foggia (3-4-3): Narciso, Grea (dal 4′ st Licata), Pambianchi, Agnelli (K), Loiacono, D’Angelo, Venitucci (dal 16′ st D’Allocco), Quinto (VK), Giglio, Cavallaro (dal 31′ st Zizzari), Agostinone. In panchina: Monaco, Savarise, Sciannamè, Leonetti.
Arbitro: Gianluca Ceccarelli di Rimini.
Assistenti: Alessandro Agostini di Frosinone e Veronica Vettorel di Latina.
Note – Ammoniti: al 3′ pt Guerriera (M), al 24′ pt Ignoffo (M), al 29′ pt Narciso (F), al 32′ pt Corona (M), al 42′ pt Parachì (M), al 5′ st Giglio (F), all’8′ st Silvestri (M), al 20′ st Cucinotta (M). Corner: 5-6. Recupero: 1′ pt e 5′ st. Spettatori; 2.000 circa (paganti, incasso e quota abbonati non comunicati dalla società).

In ossequio ai regolamenti imposti quest’anno dalla Lega Pro, che inibisce la possibilità di realizzare una cronaca testuale in diretta, e che la nostra testata ha deciso di rispettare integralmente, abbiamo pubblicato un ampio resoconto della sfida soltanto dopo il fischio finale.

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