Rossetto riparte dall’Akademia: “Un grande anno ci dà la spinta per il futuro”

Akademia MessinaAurora Rossetto celebra un punto (foto Nino Famà)

Torna a Messina dopo quattro mesi di pausa e una stagione storica in cui ha sfiorato, insieme alla compagne, il massimo campionato italiano. Aurora Rossetto, confermata insieme a Dalila Modestino, conserva splendidi ricordi di un percorso sportivo e di un ambiente che l’hanno convinto a restare al Sud. Patavina, con trascorsi legati esclusivamente ai contesti settentrionali, si è costruita gradualmente professionalità e competenze con applicazione costante e sacrificio.

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Aurora Rossetto a muro (foto Filippo Mazzullo)

Con la casacca oro-rossa dell’Akademia si è messa in luce sui taraflex del PalaRescifina e del resto dei palazzetti di A2: “È molto gratificante quando viene riconosciuto ciò che fai e tanto impegno viene notato anche dall’esterno. Come per tutte le mie compagne, il sacrificio fa parte della nostra vita. Credo che si faccia volentieri. E alla fine non è un sacrificio: lo facciamo con cuore e passione. Siamo contente di avere le opportunità che ti offre questo mondo”.

“Ho pensato spesso con il sorriso alla scorsa, positiva, stagione – prosegue la schiacciatrice –. Anche le normali difficoltà sono passate sempre in secondo piano. Qualsiasi risultato è frutto di un grande lavoro quotidiano. Dopo la sconfitta con Talmassons ero molto dispiaciuta perché volevo ancora di più. Però è giusto considerare quanto di buono è stato fatto sia a livello personale che di squadra. Senza rimpianti ma con tanti motivi per riflettere su cosa potesse essere fatto diversamente per crescere, individualmente e come team. Le sensazioni del post partita ci serviranno in futuro”.

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Aurora Rossetto e Dalila Modestino ancora assieme (foto Nino Famà)

Ritroverà ancora Dalila Modestino, con cui ha condiviso allenamenti, partite, emozioni e anche l’appartamento: “La conosco ormai da cinque anni. Siamo sempre state ottime amiche e lo siamo tuttora. Penso sia una delle persone più belle incontrate in tanti anni di pallavolo. Sia in casa che in campo è molto dinamica, non fa niente con calma ed è una vera trottola. Un vulcano da quando si sveglia a quando va a letto. Tutto il tempo insieme lo trascorriamo ridendo. Sono molto felice di giocare ancora con lei e di potere continuare a conoscerla”.

La conferma dà ad Aurora l’opportunità di continuare a costruire un altro meraviglioso rapporto con la Sicilia e la sua gente: “Venendo dal profondo Nord ho notatp la differenza nella relazione con le persone che ti stanno intorno. In realtà lo senti sulla pelle, è una sensazione che hai camminando o facendo incontri per strada. Si percepiscono semplicità e felicità. I siciliani hanno qualcosa di diverso rispetto agli altri. Sono felice di tornare a respirare quest’ambiente”.

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Rossetto ritrova a Messina Chiara Mason (foto Alessio Marchi)

C’è anche l’amicizia con il neo-acquisto Chiara Mason: “La conosco e ci ho anche giocato contro nella semifinale play-off per l’A2, quando ero a Talmassons e lei Trento. Tecnicamente mi ricordo la sua diagonale stretta da posto 4, che era sempre un incubo, e la sua battuta molto insidiosa. È una giocatrice dinamica e grintosa, ma anche una persona dolce e solare. Sono contenta di averla finalmente al mio fianco e non oltre rete”.

Quest’anno un roster particolarmente competitivo: “Sarà molto interessante lavorare con tante atlete che hanno giocato in categorie maggiori. Spero di trovare ulteriori stimoli per migliorarmi e costruire, insieme alle nuove compagne, un percorso importante giorno per giorno. Siamo tutte determinate verso un obiettivo”. 

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Aurora Rossetto si appresta a battere (foto Nino Famà)

Rossetto ha apprezzato la vicinanza del pubblico messinese: “È stata la prima volta in cui ho avuto un pubblico di casa così presente e caloroso. È sempre stata una grande emozione giocare con quel tifo ed è stato toccante quando, dopo l’ultima partita persa contro Talmassons in semifinale play-off, ho visto tantissime persone piangere sugli spalti. Non pensavo saremmo entrate così tanto nel cuore delle persone. A fine gara venivano giù a salutare: è molto bello avere un rapporto diretto con le persone. Speriamo di ritrovarne anche di nuove rispetto all’anno scorso. Sapere di rappresentare un territorio che va anche al di là del contesto cittadino è motivo di grande responsabilità e orgoglio”.