Manetta: “Un ambiente unito fa la differenza. Il pubblico a Messina è decisivo”

ManettaManetta rientra negli spogliatoi (foto Paolo Furrer)

Marco Manetta è il perno della difesa del Messina. Il centrale romano, reduce da una stagione da protagonista, con 32 presenze e un gol, pesantissimo, all’Avellino, dal ritiro di Zafferana Etnea prova a dispensare ottimismo in vista del suo secondo campionato consecutivo in maglia giallorossa, il terzo complessivo tenendo conto dell’esperienza in D del 2017/18: “Questo è un gruppo nuovo, a parte quei quattro o cinque che c’eravamo pure l’anno scorso, lo stiamo plasmando in questo periodo. Qualche richiesta l’ho avuta, sono però sotto contratto con il Messina. La società, il direttore e il mister mi hanno rinnovato la fiducia, al momento sono contentissimo di stare qui e spero di rimanerci per tanti anni dato che mi trovo bene. Vediamo che succede”.

Manetta

Manetta con la fascia da capitano (foto Paolo Furrer)

Sul clima di contestazione a Messina nei confronti della proprietà, invitata a chiare lettere alla cessione del club, da elemento tra i più navigati in organico ha soprattutto un auspicio: “Noi dobbiamo estraniarci da queste cose, pensando soltanto a lavorare. Adesso ci possono essere delle divergenze ma il mio augurio è che prima dell’inizio del campionato si chiarisca la situazione e si parta tutti uniti per il bene del Messina. L’anno scorso c’era un ambiente unito e alla fine ha fatto la differenza. Sappiamo il pubblico di Messina quanto ci può dare, è davvero il dodicesimo uomo in campo”. 

Gli allenamenti di mister Modica non sono propriamente una passeggiata. Sui tanti nuovi under arrivati in estate, Manetta garantisce: “Hanno preso finora dei giocatori con delle caratteristiche adatte a lui, tutti di gamba, con spirito di sacrificio e abituati a soffrire. Gli allenamenti sono molto duri, ma per adesso sono stati tutti encomiabili”.