Un Giro a Vela della Sicilia per dire no alla guerra: l’iniziativa della Uisp

velaL'imbarcazione della Uisp, che invoca la pace

È stata presentata presso la “Passeggiata a Mare” la manifestazione “Per un Vento di Pace – Giro a Vela della Sicilia” promossa dal Comitato regionale Uisp Sicilia Vela, per portare lungo le coste dell’Isola un messaggio di pace, auspicando un’immediata risoluzione dei conflitti in atto nel mondo. Santino Cannavò della Uisp Sicilia ha sottolineato l’impegno nella promozione dello sport, della crescita sociale e a sostegno della Pace in un particolare contesto che vede in atto 147 situazioni di guerra e 57 conflitti nel mondo.

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I promotori del Giro a vela della Sicilia

Nel ribadire l’importante ruolo che hanno sempre avuto le Olimpiadi a tutela della pace, Cannavò si è rammaricato della mancata opportunità che non è stata colta per la prossima edizione di Parigi. Un tempo nel periodo dei giochi vigeva infatti la tregua olimpica per favorire l’azione delle diplomazie per ricercare soluzioni di pace per la fine dei conflitti. Sergio Bolignani della Uisp Sicilia Vela ha presentato l’iniziativa che vede impegnata l’imbarcazione Sekeles, dell’Asd “Fata Morgana” di Messina, a solcare le acque del Tirreno, del canale di Sicilia e dello Jonio, approdando nei porti di Palermo, Trapani, Scoglitti (Ragusa) e Catania, facendo poi rientro a Messina, per invitare gli appassionati del mare, amanti della vela o semplici cittadini, ad alimentare il soffio di un Vento di Pace per tutte le popolazioni in guerra esponendo sulle barche in quest’estate la bandiera della pace.

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L’imbarcazione della Uisp toccherà vari porti siciliani

Andrea Nucita, della Comunità di Sant’Egidio ha ribadito l’impegno dell’organizzazione nel dare accoglienza ai tanti rifugiati che fuggono dalle situazioni di guerra citando il dato della Unhcr che risulta raddoppiato negli ultimi dieci anni per un totale, a maggio 2024, di 120 milioni di persone nel mondo. Per il comitato di Messina della Croce Rossa Italiana ha preso la parola Filippo Vinci per sottolineare l’impegno profuso in assistenza alle popolazioni vittime dei conflitti. Carmen Cordaro, per il Circolo Arci “Thomas Sankara”, ha sottolineato l’importanza che riveste la pace per le popolazioni più povere del mondo che sono costrette a migrare dalla loro terra alla ricerca di un futuro dignitoso. In particolare, si è soffermata sulla tragica situazione vissuta dal popolo Palestinese.

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Mondello fra i porti che saranno toccati dal Giro a Vela

Rosario Ceraolo, in rappresentanza del Cesv-Messina, ha evidenziato il ruolo quotidianamente svolto dai tanti volontari sul territorio sui temi sociali, ambientali e del lavoro, come presupposto per la costruzione della pace. Gioele Marino, per l’Agesci – zona dello Stretto, ha ribadito l’importanza della formazione scout ai temi della pace e la condivisione all’odierna iniziativa posta in essere dalla Uisp. L’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Messina era rappresentato da Roberto Marino. Presente all’incontro il presidente dell’Anpi di Messina, Giuseppe Martino, che ha ricordato ai presenti le parole dell’art.11 della Costituzione “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Vele dello Stretto

Uno scatto aereo delle barche a vela nello Stretto di Messina

Antonio Pollicino, a nome dell’equipaggio, ha ricordatato che i Sekeles, che danno il nome all’imbarcazione, erano una popolazione facente parte della confederazione dei Popoli del Mare che hanno vissuto in antichità nel bacino del Mediterraneo e si presume possano identificarsi con gli antenati dei Siculi. Dopo la conferenza stampa gli intervenuti, nell’augurare all’imbarcazione “buon vento” hanno consegnato all’equipaggio di Sekeles lo striscione “Per un Vento di Pace” e la bandiera della pace, per essere issata in segno dell’impegno che tutti devono reciprocamente assicurare per mantenere una pacifica convivenza.

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