Covisoc, Brindisi ancora deferito al Tribunale Federale. Perderà altri punti?

FigcLa sede della Figc a Roma (foto Ansa)

Il Procuratore Federale, a seguito di segnalazione della CO.VI.SO.C., ha deferito al Tribunale Federale Nazionale Sezione Disciplinare l’Alessandria (Girone A di Serie C) e il Brindisi (Girone C di Serie C). Per quanto concerne i pugliesi, ultimi in classifica e già penalizzati di quattro punti tramite un precedente provvedimento, si legge, “Il Procuratore ha deferito l’amministratore unico e legale rappresentante pro tempore del Brindisi, Mariachiara Rispoli, per la violazione degli artt. 4, comma 1, e 33, comma 4, del C.G.S., in relazione a quanto previsto dall’art. 85, lett. C), par. V), delle NOIF “per aver violato i doveri di lealtà, probità e correttezza, in ordine al mancato versamento da parte della società S.S. Brindisi Football Club S.r.l., entro il termine del 16 febbraio 2024, delle ritenute Irpef e i contributi Inps relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2023”. La società è stata deferita a titolo di responsabilità propria e a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte al proprio legale rappresentante pro-tempore”.

Brindisi

Per il Brindisi una stagione davvero amara

Come riporta Tuttomercatoweb, sul tema è intervenuto l’avvocato Fabrizio Carbone: “Il Brindisi, per ciò che ho avuto modo di capire, ha pagato parte degli stipendi in ritardo ma non ha saltato completamente i pagamenti. Questo, Noif alla mano, comporta una penalizzazione ma non l’estromissione dal campionato”. Il club pugliese è già stato sanzionato con quattro punti di penalizzazione per precedenti irregolarità nei pagamenti degli emolumenti. Difficilmente la nuova decurtazione sarà scontata in questo campionato, dal momento che i tempi del giudizio non saranno immediati. Sembra scongiurato anche il rischio di un nuovo caso Catania, con una squadra estromessa in extremis. I calciatori del Brindisi intanto hanno comunicato che valuteranno “ogni più opportuna azione legale a tutela dei nostri diritti, che attiveremo per il tramite dell’Associazione Italiana Calciatori”.