Un primo tempo di grande sofferenza per la Tezenis Verona che in gara 2 ha faticato oltremodo in attacco a trovare le opportune contromisure ad una arcigna difesa paladina che, rispetto ai 39 punti del primo tempo di gara 1 ne ha concessi appena 18, a fronte dei 40 dei locali. Le percentuali sono scese sensibilmente, sintomo della fatica per i tanti impegni ravvicinati per una compagine in balia dell’avversario che non ha sfruttato le proprie peculiarità tattiche, il predominio sotto i tabelloni e la solidità dei suoi americani oltre ad un roster variegato. Il 13 di valutazione complessiva dopo un tempo testimonia una serata difficile per i gialloblu e lo 0/10 da tre nel primo tempo ne è la contro prova.
Per gli ospiti la sensazione è stata quella di dover risalire una montagna a mani nude e la reazione, pur lenta e costante, si è perfezionata con un break di 15-4 in avvio di secondo tempo che però non è riuscito a far svoltare la sfida. Adesso servirà il bottino pieno al PalaOlimpia per provare a ritornare al PalaFantozzi nella decisiva bella.
In conferenza stampa Alessandro Ramagli non cerca scuse: “L’energia non si compra, quando si è in deficit si gioca un basket che non produce effetti essenziali, non ne avevamo. Loro bravi a metterla sulla durezza, ci hanno surclassato sui rimbalzi e palle vaganti, nell’aspetto energetico per tutto il primo tempo. Ci siamo passati poco la palla per indebolire la difesa ed indebolirla, se fermi la palla è tutto più difficile e complesso. Grande meriti a loro. Era la settima gara in dieci giorni non era facile, loro hanno viaggiato molto meno di noi. Sono da un mese a casa, è più facile, hanno giocato una partita in meno di noi ma ritrovando le energie da sfruttare questa sera. Non cerco scuse siamo ai playoff, loro hanno recuperato le energie delle scorse gare. Molte più energie loro, questa è la fotografia, il secondo tempo abbiamo avuto più disciplina, gli avversari hanno abbassato l’intensità, gara meno intensa, poi ci siamo riavvicinati, poi il gap era difficile da colmare. Lo 0/10 da tre? Figlio della stanchezza, l’intensità è stata controllata da Capo dOrlando, non abbiamo retto il ritmo”.
Come riaprire una serie che dopo due sfide sembra già avere un padrone incontrastato come l’Orlandina: “Cosa succederà giovedì non lo so. Prima della palla a due diventa difficile saperlo, conta il livello energetico che oggi era differente tra le squadre. Torniamo a casa e proviamo a recuperare le forze così come farà il nostro avversario. Stasera abbiamo pagato il dispendio dell’ultimo mese. Do i giusti meriti al nostro avversario”.