Sono state 24 ore caratterizzate da imprevisti, colpi di scena e sofferenza. 54 i corridori al via dell’attesa gara di Porticella, che a una settimana dal via sembrava destinata a saltare per la morte improvvisa e inaspettata del fondatore dell’Azienda Porticella, Francesco Pantano. Dopo un momento di smarrimento, i figli e l’organizzazione tutta hanno deciso di correre comunque, dedicando la manifestazione al suo fondatore.
Alle ore 12 la partenza. Al primo passaggio Antonio Nicita, della “BB & Tyndaris”, vincitrice dell’edizione 2015, passa in testa con 23” di vantaggio sul Team Genesi, che così si candida ad un ruolo di primo piano; solo terzi a 26” l’Extreme Naso, che si era imposta nella 3 e nella 12 ore di quest’anno.
Fra i solitari l’alcamese Antonino Dattolo, neofita dell’endurance, precede un decano di tale specialità, Domenico Trovato; in terza posizione Paolo Vaccaro, altro neofita, mentre in quarta posizione a circa 2’ transita Mario Cutello, con a ruota un vecchio lupo, Angelo di Bartolo.
Al secondo passaggio, con un Salvatore Spadaro scatenato, transita in testa la Genesi. Alle sue spalle si fanno avanti le squadre da due componenti: il primo è Mario Riccioli, Sq 2b, Le Aquile dell’Etna, grande conoscitore della mountain bike; segue Giuseppe Mastrpaolo, S2a Tean Lefty, e Luca Scaffidi, S2a Tyndaris doppia. Fra gli individuali continua il testa a testa fra Dattolo e Trovato mentre in terza posizione a circa 1’ dei due si fa vedere Mario Cutello con Vaccaro e Di Bartolo nelle vicinanze.
Al terzo passaggio comincia a delinearsi quello che sarà il duello principale della gara: la lotta per la vittoria assoluta fra l’Extreme Naso e la Genesi; infatti con uno spettacolare 14,52,456 passa in testa Liborio di Martino dell’Extreme, a 18” il giovane Antonino Pirrone della Genesi che sembra dire “non molliamo”; alle loro spalle, a circa 3’, ancora Mario Riccioli mentre la BB & Tyndaris con Irene D’Amure che sostituisce l’indisponibile Antonio Costa, transita con circa 6’ di ritardo rispetto all’Extreme. Ancora appaiati Trovato e Dattolo, fra i solitari; ancora a circa 1’ Mario Cutello, mentre Vaccaro transita a 4’ e Di Bartolo a circa 8’.
Alla 2^ ora di gara la situazione comincia a delinearsi; in testa fra le squadre con 7 giri all’attivo la Extreme Naso 1 da 4 componenti, al secondo posto la Genesi, squadra da 8 componenti, con gli stessi giri ma con un ritardo di poco più di 5’; a un giro nell’ordine la BB & Tyndaris, S4, poi il Team Lefty, S2a, le Aquile dell’Etna, S2b, la Tyndaris Enerwolf, S2b, Ruote Grasse Senza Rotelle, S8, e la Extreme Naso 2, S2b.
A due giri la Tyndaris doppia, a tre Le baby furie Tyndaris: quattro giovanissimi che si lanciano nel mondo dell’endurance per puro divertimento, sapendo che la notte dovranno stare fermi per scelta organizzativa. Fra i solitari è in testa con 6 giri Dattolo; a 26” passa Cutello, a 2,10” Trovato, a circa 10’ Vaccaro, mentre a circa 16’ risale in 5^ posizione Giovanni Venuto.
Alla 4^ ora di gara questa la situazione: con 15 giri percorsi continua il testa a testa fra l’Extreme Naso 1 e la Genesi distaccata ora di 6’ mentre a 1 giro vi è sempre la BB & Tyndaris. Fra gli individuali due soli atleti a 12 giri: Mario Cutello che ha un vantaggio di circa 10’ su Dattolo, mentre a 1 giro vi è Trovato, Vaccaro e Venuto; in 6^ posizione, con 3 giri di ritardo, si affaccia ancora un neofita, Gianluca Di Pino, seguito da Di Bartolo.
Tra le 17 e le 18 si è materializzata una pioggerellina, che ha fatto temere la possibile sospensione della prova. Per fortuna il maltempo è durato poco e man mano il circuito si è asciugato, senza originare altre difficoltà. Alla 6^ ora la situazione fra le squadre non cambia; cambia solo il divario fra l’Extreme e la Genesi che ora supera i 15 minuti, quasi un giro, mentre vanno a 3 giri sia la BB & Tyndaris che le altre squadre da 2 elementi. Cambia invece il divario fra Mario Cutello, 18 giri compiuti, e Dattolo che è distanziato ora di 2 giri, così come Trovato e Venuto, mentre Vaccaro è a 3 giri assieme a Di Pino.
All’8^ ora viene sancito il divario fra l’Extreme (29 giri) e la Genesi (28 giri) che è ora di 1 giro più una manciata di secondi. Fra i solitari Cutello, 22 giri, vede assottigliarsi il vantaggio su Dattolo che è ora a 1 giro; in terza posizione si porta Venuto a 3 giri, con Vaccaro quarto a 4 giri come Di Pino.
Alla 10^ ora la Genesi recupera il giro sull’Extreme, ma è sempre a 15/16 minuti; infatti subito dopo riperde il giro ma tiene sempre sulla corda la squadra in testa che non può permettersi passi falsi. Fra i solitari Cutello, con una costanza impressionante per un neofita dell’endurance, respinge il recupero di Dattolo, che si ferma per una pausa tecnica, e porta il suo vantaggio a 5 giri; a 5 giri anche Vaccaro e Trovato.
Alla 12^ ora, metà della gara, l’Extreme, 43 giri, porta a 2 giri il vantaggio sulla Genesi, 41 giri, mentre per la terza piazza è lotta fra il Team Lefty e la BB & Tyndaris, nell’ordine, distanziate di pochi secondi a 35 giri. Fra i solitari, mentre Cutello, si porta a 30 giri, Dattolo viene fermato da un guasto tecnico, la rottura del tubo reggi sella che nemmeno l’assistenza ufficiale di Declathon riescono a risolvere perché il troncone rotto dentro il telaio non ne vuole sapere di uscire; a 5 giri sempre Vaccaro, Venuto e Trovato che si alternano nelle varie posizioni.
In una 24 ore un ruolo fondamentale lo recita la notte, quando la stanchezza comincia a farsi sentire e la vista del percorso diventa più problematica. A rischiarare il percorso, le luci in dotazione ad ogni bikers e l’impianto elettrico, montato per l’occasione nelle discese con lampadine direzionali, fari e le 72 fiaccole direzionali a petrolio.
All’alba, 18^ ora, la situazione cambia di poco rispetto alla metà gara; il divario fra l’Extreme e la Genesi è sempre oscillato fra 1 e 2 giri a seconda degli atleti coinvolti; il divario tuttavia si è consolidato per una scelta tattica dei due schieramenti, infatti mentre l’Extreme (rimasta con soli tre componenti) ha scelto di fare due giri consecutivi per ogni componente dando così modo agli altri due di riposare un po’, la Genesi, forse perché forte dei suoi 8 componenti, ha sempre fatto un giro a testa, ma tutti stavano tesi come una corda di violino in attesa del proprio turno; alle 6 del mattino il divario fra le due compagini è di 1 giro abbondante.
Al terzo posto le Aquile dell’Etna che hanno girato tutta la notte facendo tornate di 3-4 giri per ognuno dei due componenti con Tonino Di Stefano che dice “non avevo mai pedalato di notte, è stata una cosa bella ed emozionante, mi sembrava di essere dentro una fiaba”; poi la BB & Tyndaris. Fra gli individuali continua l’assolo di Mario Cutello che alle 6 del mattino raggiunge 41 giri; in seconda posizione a 7 giri si porta Paolo Vaccaro ed in terza Gianluca Di Pino e Maurizio Germanò entrambi a 30 giri.
Le cose cambiano di poco nel corso delle ultime 6 ore di gara; il divario fra Extreme e Genesi continua ad oscillare fra 1 e 2 giri; le altre squadre lottano fra loro solo per le posizioni di rincalzo. Lo stesso avviene fra i solitari dove Cutello e Vaccaro, anche se a distanza, continuano a duellare concedendosi solo delle brevi soste tecniche. Allo scoccare delle 24 ore più 2’ l’Extreme Naso 1 completa 82 Giri; la Genesi 80 dopo una lotta leale e corretta protrattasi fino a 15 minuti dal termine, la BB & Tyndaris 63.
Fra i Solitari Mario Cutello, che aveva comprato la sua prima MTB soltanto 15 giorni prima proprio per partecipare a questa 24h, si ferma dopo 23 ore e 28’ con 52 giri al suo attivo, così come Paolo Vaccaro con 44 giri; con caparbietà Gianluca Di Pino, che transita alle 11,30,04, effettua il penultimo giro in 24’ che gli vale il simbolico terzo gradino del podio assoluto a spese di Giovanni Venuto. Poi la premiazione nel piazzale della piscina e la consegna ai familiari di una targa per ricordare Francesco Pantano.
Durante la manifestazione sono state consumate:
1200 bottigliette d’acqua da ½ litro
120 litri di Sali minerali
450 caffè distribuiti
10 Kg di pane di frumento
3 Kg di marmellata spalmata sul pane
20 Kg di penne al sugo
7 Kg di spaghetti al peperoncino
100 Kg di pere
20 Kg di banane