“Il bando relativo all’affidamento pluriennale della gestione dello stadio Franco Scoglio è privo di una visione complessiva omogenea circa l’affidamento del patrimonio sportivo comunale, in particolare dell’area che cade a ridosso della contrada di San Filippo”. Lo affermano, in una nota indirizzata al Sindaco Cateno De Luca, diciotto consiglieri comunali, primo firmatario Nino Interdonato.
Gli scriventi ritengono che “una programmazione tecnica lungimirante” avrebbe dovuto portare all’emanazione di “un bando europeo comprensivo degli stadi Scoglio e Celeste, oltre che del PalaRescifina, prevedendo la valorizzazione dei terreni limitrofi, e la possibilità di riconversione di beni immobili, oggi in avanzato stato di degrado, attirando in città investitori qualificati a livello internazionale”.
Gli stessi consiglieri del civico consesso messinese auspicano, “qualora il bando attualmente in corso non dovesse trovare nessun aggiudicatario, che l’Amministrazione comunale riconsideri l’intera strategia confrontandosi con il Consiglio Comunale”.
Nel documento si legge che “con l’approvazione della delibera n.62/c del 20.11.2018 avente ad oggetto “Atto di indirizzo per l’adozione di misure di razionalizzazione della spesa relativa alla gestione degli impianti sportivi comunali finalizzate alla rimodulazione del piano di riequilibrio prevista dal comma 5 dell’art. 243 bis del 267/2000” si è stabilito di procedere all’affidamento a terzi degli impianti sportivi.
E ancora che “la delibera contiene al proprio interno apposito emendamento a firma dei Consiglieri Comunali Interdonato, Rotolo, Rizzo, approvato dal Consiglio Comunale, con il quale si prevede che la concessione per gli stadi comunali “Scoglio” e “Celeste” possa essere concessa fino a 99 anni, al contrario degli altri impianti sportivi comunali cui resta in vigore il termine temporale massimo di 30 anni“.
Indicazioni recepite nel bando di concessione trentennale dello stadio “Scoglio”, pubblicato lo scorso 14 maggio dal Comune di Messina, al cui interno “si prevede la possibilità di estendere la concessione fino a 99 anni in caso di realizzazioni di opere quali: la copertura delle tribune, la trasformazione del prato in sintetico, la conversione dell’impianto di illuminazione con la tecnologia Led, il ripristino dell’area ristorazione“.
L’affondo più duro è legato all’eccessiva accessibilità dei “paletti” previsti: “I requisiti previsti per gli offerenti appaiono quantomeno discutibili, ad esempio il limite minimo di fatturato pari a 600.000,00 €, raggiungibile anche sotto forma di A.T.I., è alla portata della quasi totalità di piccole imprese del panorama italiano”.
Il documento sull’iter per la concessione dello stadio “Franco Scoglio” è stato redatto dal Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale Antonino Interdonato. Diciassette i co-firmatari: Pietro Giovanni La Tona, Giandomenico La Fauci, Daria Rotolo, Dino Bramanti, Giovanni Caruso, Giovanni Scavello, Salvatore Sorbello, Dario Ugo Zante, Benedetto Vaccarino, Francesco Pagano, Serena Giannetto, Francesco Cipolla, Alessandro Russo, Giovanna Crifò, Nicoletta D’Angelo, Giuseppe Schepis, Libero Gioveni.