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Messina

Sarà un Celeste “ambientalista”. Mento: “Uno stadio all’inglese, senza barriere”

Il progetto del rinnovato Giovanni Celeste è firmato dall’ingegnere Franco Mento, che ai nostri microfoni svela nei dettagli la natura degli interventi previsti, finalizzati prima di tutto ad imprimere un’impronta “ambientalista”: “Miriamo a riqualificare l’impianto, nel quale non è previsto alcun incremento di volumi. Cercheremo di sfruttare le strutture esistenti, creando uno stadio all’avanguardia dal punto di vista energetico. Puntiamo ad abbattere sensibilmente i consumi, ad esempio con l’installazione di lampade a led ad alta efficienza. Le acque piovane verranno recuperate per l’irrigazione, l’installazione di sistemi fotovoltaici consentirà di limitare il dispendio di energia mentre gli impianti solari-termici consentiranno di riscaldare l’acqua per le docce”.

Gli esterni dello stadio Giovanni Celeste
Gli esterni dello stadio “Giovanni Celeste”

Rispetto al “Franco Scoglio”, nel quale lo zoccolo duro della tifoseria è letteralmente disperso in una struttura di oltre 40mila posti, il Messina punta a recuperare una volta per tutte l’effetto casalingo: “Sarà uno stadio all’inglese, senza barriere architettoniche né separazioni per gli spettatori. I vetri opachi presenti in Tribuna e Gradinata verranno abbattuti. Le norme impongono una distanza dalla prima fila di 2 metri e 20 centimetri, che rispetteremo in pieno nelle due Curve. Sotto la Tribuna coperta sorgerà un servizio di ristorazione, che consentirà di rifocillarsi perfino a bordo campo. Discorso simile sulla tribuna opposta, nella quale verranno realizzati degli sky-box coperti da una tettoia a ridosso del terreno di gioco”.

In questi anni le normative sono state letteralmente stravolte e quindi lo sforzo necessario sarà davvero consistente: “Occorrono accessi agevolati per i disabili e come impone la Lega Pro vanno collocati i seggiolini con spalliera anche in Gradinata. Ecco perché è possibile stimare una riduzione della capienza a quota 10.600 posti (rispetto ai 12mila di un tempo, ndc). In realtà l’obiettivo primario della società è quello di ottenere le autorizzazioni per 7.500 spettatori”.

Celeste
Il “Celeste” è stato abbandonato a sé stesso negli ultimi anni. Ora l’ipotesi di un consistente restyling

I promotori della riqualificazione dello storico stadio cittadino immaginano una “rivoluzione culturale”, come quella tanto cara al sindaco Renato Accorinti: “Inviteremo i messinesi a recarsi al “Celeste” con i mezzi pubblici o perfino con le biciclette, per le quali prevediamo di creare delle aree di sosta”.

(Continua: clicca qui per leggere la seconda parte dell’intervista).

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