Il risiko è quasi al completo. Con 31 titoli attivi per 32 posti nell’organico di Eccellenza pare infatti che la variabile ripescaggi possa essere di nuovo contenuta. Ed accelera l’attivismo di chi lavora alla quinta serie che verrà; sottotraccia ma avvertendo la pressione del calciomercato in apertura.
Sarà dunque una settimana di annunci per numerosi club, che dal 2 luglio potranno formalizzare i trasferimenti dei calciatori. Anche di quelli bloccati con strette di mano e comunicati stampa. Ma si recupera già del tempo ed il segno più evidente riguarda la casella dell’allenatore.
Sul fronte occidentale, un cambio in panchina avrà un evidente effetto domino sul mercato delle messinesi. Il caso è quello del Geraci, che ha scelto di voltare pagina rispetto alla stagione del primo posto di Promozione. Il nuovo allenatore è Antonello Capodicasa, che ha già raggiunto l’accordo con il sodalizio madonita.
Palermitano, l’ex di Orlandina e Primavera Palermo fa il suo ritorno in panchina per succedere Francesco Nardi, già messo in stand-by al termine del campionato che – ripreso in corsa – lo aveva visto uscire imbattuto. Proprio il nome di Nardi potrebbe così tornare caldo in toto-allenatori ancora irrisolti, tutti al confine tra i due gironi.
La virata del Geraci, invece, è il preludio ad una mezza rivoluzione dell’organico, se Tindaro Calabrese ha già annunciato di essere sul mercato e lo stesso varrà Charlie Venuti, Francesco Alosi, Francesco Saggio e probabilmente un vasto gruppo di blaugrana.
Proprio sul mercato è però il Paternò che potrebbe sbloccarsi prima delle altre, con la volontà di rimettere ordine agli alti ed i bassi dello scorso torneo.
Indiscrezioni raccontano di un accordo già raggiunto tra la società e Vittorio Strianese, che una stretta di mano avrebbe reso, de facto, il nuovo direttore sportivo degli etnei. E la cautela sull’annuncio potrebbe stare a proteggere la tela tessuta per arrivare al nome del nuovo tecnico.
Non mancano conferme sulla pole position di Andrea Pensabene, per continuità con l’operato del dirigente campano a Scordia e con lo stesso terzo posto raggiunto, che ha destato le attenzioni di una dirigenza paternese intenzionata a rilanciare verso la Serie D.
Eppure c’è una folta concorrenza sul più che conosciuto tecnico palermitano, specie dal girone A. Motivo per cui i tempi si allungano e, in caso di difficoltà, si potrà presto abbozzare un’ampia rosa di nomi.
Poco più in là i rossoblù incontrerebbero, per la quarta serie, ancora la competizione del Biancavilla, ancora e volutamente lontano dai riflettori. In questa fase il nome di Pippo Strano si sarebbe imposto su quello di Gaspare Cacciola, facendo quindi profilare un cambio di rotta per la formazione gialloblù. Qualora l’ex allenatore del Palazzolo, esonerato a metà della scorsa Serie D, dovesse davvero spuntarla il presidente Furnari potrebbe valutare un intervento sulla rosa ben più ampio del previsto. Lo stesso che si era affrettato a tenere in campo all’indomani dei play-off, parlando sì di contatti aperti con Cacciola, ma smentendo qualsiasi tipo di esclusiva.
Altrettanto decisive risulteranno le panchine rimaste vacanti, legate casualmente la variabile ripescaggio. Nel punto più alto del valzer degli allenatori, è un’altra storia quella che dal Sant’Agata collega a Venuto, Brucculeri, Romano e Ferrara. Tra Promozione ed Eccellenza la faglia è invece aperta all’altezza di Terme Vigliatore, Salemi nel girone A e Tirrenia.
Le prime due attendono, ma avrebbero campo libero qualora si attivassero per ottenere la promozione a tavolino; il Terme Vigliatore, nel caso avessero esito positivo delle valutazioni per nulla semplici tra gli stessi soci, puntando dritto su Salvatore Cambria. Quello del tecnico milazzese è appunto l’unico nome discusso in società al momento, ma l’ora della telefonata decisiva è tutto meno che imminente.
Il club della famiglia Sciotto osserva invece le vicende interne al Real Rometta, più che disponibile ad “unire le forze” se fosse realmente saltato il banco della trattativa per la cessione a Nino Micali.
Scaduti (lunedì 25) i termini per formalizzare una fusione, altre forme di collaborazione sono possibili. Tenendo però in conto che una prevalenza della componente Tirrenia in un club da costituire consegnerebbe la panchina a Paolo Bitto.
Definito il risiko, subentra però la strategia. La coperta degli allenatori, tirata di qua o di là, rimescola anche la trama del calciomercato. E scopre i punti scoperti della geografia dell’Eccellenza, che adesso non sembrano troppi.
D’altronde potrebbe avere qualcosa di epocale ripercorrere la strada degli undici ripescaggi in prima serie regionale, conclusa con cinque retrocessioni ed una radiazione.
Smaltito l’effetto di un’Eccellenza surreale, con una squadra su tre qualificata per decreto, potrà finire tra parentesi la scorsa, catastrofica estate. Perchè stavolta, la crisi di sistema, la eviteranno direttamente le società.